venerdì 28 marzo 2008

C'era una volta lo sci di fondo



La stagione sciistica è ormai terminata. I miei appuntamenti con lo sci di fondo sono dunque rimandati all'anno venturo. Nel frattempo, riporto una breve storia sulle origini di questa specialità invernale.

Innanzitutto vorrei richiamare la vostra attenzione e chiedervi di pensare in quali regioni del nostro pianeta può aver avuto origine lo sci di fondo. Di certo si tratterà di luoghi dove il freddo e la neve sono una costante tutto l'anno.

Avete finito di pensare? Perfetto. Verifichiamo adesso se le vostre intuizioni sono giuste. Partiamo da una regione asiatica fredda, la Siberia, dove sono stati rinvenuti degli sci fatti di giunchi inrecciati fra di loro e delle scarpe da neve molto simili a quelle che si usano oggigiorno. Si pensa che tali strumenti risalgano al 2500 a.C.

Ora facciamo un salto in avanti di circa 500 anni e cambiamo posizione geografica. Alcuni scavi in Svezia molti anni fa hanno portato alla luce degli sci costruiti in legno. Nella vicina Norvegia, invece, sono stati rinvenuti dei graffiti rupestri raffiguranti la figura stilizzata di uno sciatore.

Vediamo adesso di analizzare le differenze fra gli sci norvegesi e quelli finlandesi. I primi erano lunghi e sottili, mentre i secondi erano corti e larghi con del pelo di renna sulla soletta per avere presa sulla neve. E il loro utilizzo? Certamente lo scopo principale non era quello di farne uso in competizioni agonistiche. E' più facile infatti che tali sci venissero impiegati per spostarsi agevolmente sulla neve e per cacciare ;-)

Da alcuni documenti sappiamo che già dal 1200 d.C. i lapponi portavano in Norvegia non solo gli sci, ma anche le conoscenze tecniche necessarie ad adoperarli. Inoltre, l'episodio di Gustavo Vasa nel 1520, nel contesto della guerra tra Svezia e Danimarca, sarebbe stato ricordato nei primi del '900 con lo svolgimento della Vasaloppet, che è forse la gara di sci di fondo più famosa del mondo.

Secondo alcuni, nel Nord America lo sci fa la sua comparsa più di novecento anni fa per opera dei vichinghi. Saranno poi gli scandinavi ad utilizzarli negli Stati Uniti dopo il 1840, organizzando anche vere e proprie gare nei campi minerari.

In Italia, invece, sembra che il primo sciatore sia stato il parroco di Ravenna, Francesco Negri, che ebbe l'occasione di provare gli sci durante un viaggio in Lapponia attorno al 1660. Ma sarà solo verso la fine del XIX secolo che ha inizio l'attività sciatoria vera e propria. Le prime gare di cui abbiamo notizia ebbero luogo nel 1898 ed erano riservate a sciatori militari.

Poco dopo si formano i primi sci club a Torino, Milano e a Genova, mentre nel 1913 viene fondata la Federazione Italiana dello Sci, anche se bosogna attendere il 1920 per la nascita dell'odierna FISI, la Federazione Italiana Sport Invernali. La disciplina del fondo ricevette un forte impulso durante la prima guerra mondiale con la formazione di interi reparti di sciatori.

La sciolina fa la sua comparsa nel 1903 ad opera di Victor Sohn e Bilgeri. Composta inizialmente da una miscela di cera d'api, era allo stesso tempo in grado di far scorrere gli sci in avanti e di frenare il movimento all'indietro.

La vignetta in alto, disegnata da mia nipote Emily, mi ritrae avvolto in un'enorme palla di neve. Le cadute di cui sono stato protagonista nelle piste di fondo sono state poche, ma buone... ;-)

La fonte delle informazioni qui riportate la potete trovare al seguente indirizzo:
http://www.ski-nordik.it/storia/index.asp

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