Lo scorso fine settimana sono andato in Svizzera per partecipare alla STRALUGANO. Sono arrivato a Lugano alle 17 di sabato pomeriggio e sono poi ripartito alla stessa ora il giorno seguente: 24 ore esatte la mia permanenza nell'affascinante cittadina Svizzera.
La scusa per prendere parte a questa gara era quella di accompagnare mio cognato che ha cominciato a correre da qualche mese e voleva cimentarsi in una dieci chilometri. Oltre alla distanza corta ne era prevista una di 30 km, che non ho nemmeno potuto prendere in considerazione dato il mio chilometraggio settimanale... ;-)
Il mattino della gara, complice il vento della sera prima, la giornata era splendida. Clima piacevole e vista amena verso il lago e le alture. La temperatura, più fredda all'inizio, pian piano si scaldava. Inizialmente pensavo di correre con una maglietta sotto la canottiera ma poco prima della partenza ho dovuto ricredermi.
Dopo aver fatto un po' di riscaldamento ed esercizi di stretching nella passeggiata lungo lago, mi sono diretto verso la partenza. I concorrenti erano divisi a gruppi di duecento in base al numero di pettorale: credo che tale numero l'abbiano assegnato in base al tempo previsto che si indicava all'atto dell'iscrizione. Ho gareggiato molte volte ma non mi è mai capitata una cosa del genere; certo che, stando nel primo gruppo, la cosa non mi è dispiaciuta affatto. Mi fossi trovato più indietro l'avrei pensata diversamente... ;-)
La gara ha inizio e non devo certo sgomitare per trovare una posizione in mezzo al gruppo. I chilometri da percorrere sono dieci e il percorso consiste in un circuito di due giri di eguale lunghezza. Subito non riesco a capire il ritmo a cui sto correndo: mi pare di andare piano ma non voglio comunque forzare l'andatura. Va tutto bene fino al settimo chilometro quano comincio ad accusare un po' di fatica, non so bene se psicologica o fisica o entrambe. L'ottavo e il nono chilometro ho infatti l'impressione di essere un po' lento, ma non appena entro nel parco per correre l'ultimo tratto comincio a forzare il ritmo. L'ultimo rettilineo lo faccio a tutta per cercare di rosicchiare qualche secondo e mantenere la posizione.
Ecco che penso di aver finito quando i due atleti davanti a me continuano a correre allo stesso ritmo: no, allora non è ancora finita. Nemmeno si fermano allo striscione successivo. Finalmente il terzo è quello buono!!! Niente da fare, a volte proprio non riesco a capire dove finisca una gara. Mi è capitato anche a TUTTADRITTA: si vede che ho delle difficoltà nelle gare internazionali... ;-)
Ho chiuso la mia prova in 41'02", tempo di cui per ora non mi posso lamentare. Piuttosto sono sorpreso per la mia condotta di gara che ho letto dai dati del GPS; la mia progressione è stata la seguente:
1°km:3'39" 2°km:4'03" 3°km:4'04" 4°km:4'06" 5°km:4'11"
6°km:4'14" 7°km:4'12" 8°km:4'22" 9°km:4'23" 10°km:3'58"
Il primo chilometro, che mi sembrava lento, è stato invece troppo veloce... ma si sa nel primo non è mai facile controllarsi. Quello che mi dispiace è di essere stato così lento nell'ottavo e nel nono chilometro, dove sicuramente avrei potuto dare qualcosa di più. E' vero che se avessi tenuto d'occhio la velocità media indicata dal satellitare avevo qualche probabilità in più di correre ad una media più uniforme, ma sinceramente ho preferito correre a sensazione senza il vincolo psicologico del GSP.
Dopo la gara ci siamo concessi un bel pranzetto nella piazza adiacente al luogo delle premiazioni e lì non mi sono certo risparmiato. Volevo terminare il pranzo con un dolce e mi sono messo a scegliere con cura una di quelle coppe di gelato da gran galà. Mi ricordo bene di aver specificato al cameriere una coppa fragolona piccola. La coppa me l'ha portata sì, ma si è dimenticato che l'avessi chiesta piccola! E' arrivato al tavolo con un transatlantico di gelato che qualcuno dagli altri tavoli si è girato per ammirare le dimensioni della coppa. Anche il tedesco seduto di fronte a me, che aveva tutta l'aria di essere una buona forchetta, è rimasto allibito da quel concentrato di calorie, ma io non mi sono lasciato intimorire e da atleta della buona tavola ho spazzolato il tutto in tempo brevissimo... ;-)
Un complimento particolare all'organizzazione per aver messo a disposizione diversi fotografi che hanno immortalato tutti gli atleti in gara e reso disponibili le fotografie scaricabili gratuitamente da internet.
4 commenti:
Ho notato anche io che la gara...sembrava non finire mai!
Comunque, ottima restazione la tua!
Io, per tenere bassi i costi della trasferta, il sabato ho cenato in un self service nei pressi ed il pranzo della domenica ero in un autogrill della Mi-To :-)
Io ho invece per tenere bassi i costi ho pernottato a casa di mio cognato! :-D
PS: Certo che a mangiar fuori lì ti pelano per bene
Bravo Andrea! In Svizzera organizzano sempre molto bene. Però a mangiare conviene tornare di quà dalla linea di confine...
Ciao!
@Franchino
Sì, ho provato sulla mia pelle che ti pelano. Tra l'altro conviene sempre pagare in franchi o con la carta per evitare che il tasso di cambio sia a favore dell'esercente... ;-)
Posta un commento