giovedì 3 febbraio 2011

Quando il limite è nella mente



Chi di voi ha partecipato al MIGLIO DI TORINO, o almeno ha avuto fra le mani il volantino della gara, non avrà potuto fare a meno di notare il gesto atletico e la grande sofferenza dell'uomo ritratto nella locandina. Di chi si tratta? Stiamo parlando di Roger Bannister, il primo uomo ad infrangere il muro dei quattro minuti nel miglio.

Di persone che hanno migliorato record sportivi ce ne sono state in passato, ce ne sono attualmente e ce ne saranno in futuro, ma l'impresa di quest'individuo ha qualcosa di particolare. Sì, perché sullo spartiacque del secolo scorso la medicina ufficiale riteneva impossibile per che un essere umano fosse in grado di scendere sotto un limite ritenuto fisiologico.

Eppure quest'uomo, dotato oltre che di un gran fisico evidentemente anche di una straordinaria forza di volontà, è riuscito nell'impresa. Infrangendo la barriera mentale che ha permesso ad altri atleti di migliorare progressivamente quel record.

Non a caso Bannister è preso come esempio di forza di carattere e di volontà dai più grandi formatori motivazionali del mondo.

4 commenti:

stoppre ha detto...

io sono motivatore a cena, però non ho mai quella ridicola espressione di sofferenza :-)))

Andrea ha detto...

Ahah, potere del vino e della birra!

... E io corro! ha detto...

ci hanno anche fatto un film!

Andrea ha detto...

Sul mio post o su Bannister, ihihih!