Non da mettermi a fare i salti di gioia, ma della prestazione di domenica a Trana posso ritenermi soddisfatto. Specie se paragonata alla dieci chilometri al Ruffini la settimana precedente. Il percorso questa volta era nervoso e non lasciava certo spazio a momenti di relax.
Già nel riscaldamento mi accorgo che le sensazioni sono discrete: il respiro non è troppo affannato e le gambe sembrano rispondere in maniera positiva.
Al momento di schierarci alla partenza, vista l'altissima partecipazione e la larghezza non eccessiva della strada, lo starter ha non poche difficoltà a farci posizionare dietro la linea di partenza. Del resto, in tutte le gare a cui ho partecipato e che non prevedano un chip, o non siano transennate, non ho mai visto tutti gli atleti rispettare diligentemente la linea bianca. E infatti anche questa volta non ce la si è fatta :-)
In un modo o nell'altro si parte e la corsa entra nel vivo dell'azione. Già da subito devo stare attento a non inciampare: siamo tutti accalcati e dopo lo sparo corriamo un po' come mosche impazzite per trovare la posizione.
Passano circa sei chilometri e tiro leggermente il fiato: non capisco se è una necessità fisica o una debolezza psicologica. Probabilmente entrambe, ma il punto è capire quale peso percentuale assegnare a entrambe. Sta di fatto che perdo qualche metro dai miei diretti dirimpettai, distacco che recupero in parte nelle discese.
Dopo l'ultima escursione nella boscaglia si intravedono le case del paese. Finalmente sta per finire! Ed ecco all'improvviso, inaspettato, il presidente della Podistica Torino, Gian Carlo, che mi affianca e mi sorpassa. Accidenti, come domenica scorsa quando in due chilometri o poco più mi ha rifilato un minuto! Questa volta, forte anche di qualche energia in più, stringo i denti (non che finora fossi rilassato) e mi concentro sulle ultimissime centinaia di metri senza farmi fregare. 41'10" il mio tempo al traguardo (41'04" official time) sui 9556 metri del percorso per una media di 4'19" al chilometro. Garmin dixit, naturalmente.
Questa la mia progressione chilometrica (si tenga conto dei saliscendi):
3'52" - 4'03" - 4'45" - 4'16" - 4'56" - 4'33" - 3'56" - 4'24" - 4'08" - 4'07" (556 mt)
Nota positiva: sono riuscito per la prima volta a battere il mitico Eugenio Bocchino (MM70); si vede che non era in formissima... Di questo passo ho calcolato che per il 2070 circa, allenandomi duramente, dovrei riuscire ad entrare fra i primi dieci :-)
7 commenti:
le sensazioni positive in gara sono a mio avviso una delle più belle esperienze che la corsa può dare.
Dai che tra un pò le gare verrò solo a vederle..ma sei un pò dimagrito o sbaglio?
eri inseguiti da dei ragazzini vedo.....
dai allenati che tra un po inizia il canavesano !!
Come mai in Classifica non risulta il tuo nome oppure sei tu l'atleta della VENTUROLI citato come MALTA Sergio ?
Ti aspetto a Bruino per una nuova sfida .... a RECORDANDO andavo di fretta perchè dovevo fare la foto con il Sindaco !!!! Gian Carlo PODISTICA TORINO
@La Polisportiva
Effettivamente quando ci sono le sensazioni positive la corsa diventa... un altro sport!!!
@Francesco
Il mio peso è sempre lo stesso, un po' come le mie prestazioni: stabili :-)
@Stoppre
Ovviamente li stavo doppiando... In realtà non ho mai smesso di allenarmi, vediamo cosa combino nel Canavese... :-/
@Gian Carlo
Sì, domenica mi chiamavo Sergio :-) Io andavo di fretta perché avevo l'auto in sosta vietata... Alla prossima!
ma no ti chiamavi franco l'anno scorso ?
L'anno scoso appunto... quest'anno ho preferito Sergio :-)
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