venerdì 12 dicembre 2008

Quale distanza scegliere?



Il panorama podistico competitivo odierno offre una molteplicità di distanze fra cui il podista può scegliere. Ce n'è davvero per tutti i gusti: cross, dieci chilometri, mezza maratona, maratona, cento chilometri sono solo alcuni esempi delle distanze su cui i corridori possono mettersi alla prova.

In base alle proprie capacità, agli allenamenti, all'esperienza maturata e alle proprie ambizioni l'amante della corsa deciderà di volta in volta la distanza da preparare e sui cui cimentarsi in gara. Certamente i percorsi brevi richiedono meno preparazione delle gare a lungo chilometraggio, ma, se si ambisce a raggiungere determinati risultati cronometrici, anche in questo caso l'impegno fisico e mentale richiesto è da non sottovalutare.

Ecco un elenco, non completo, delle gare in base alla loro lunghezza:

CAMPESTRE
Senza tener conto delle prove in pista, è la distanza più corta in cui il podista amatore possa gareggiare. La difficoltà principale è costituita dal terreno, tipicamente costituito da erba o sterrato. Poichè la campestre si corre nella stagione invernale su terreni spesso scivolosi, è consigliabile indossare delle calzature appositamente create per questo tipo di gara, le scarpe chiodate. Si tratta di calzature prive di sistema ammortizzante e dotate di chiodi intercambiabili di diverse lunghezze posti nell'avampiede. La stagione, il tipo di terreno, i frequenti cambi di ritmo rendono la corsa campestre impegnativa dal punto di vista fisico e psicologico. E' pertanto sconsigliata ai podisti amatori alle prime armi, cioé a tutti coloro che non abbiano ancora mai preso parte ad una competizione.

GARA DI 8-10-12 KM
La maggior parte di gare amatoriali si svolge su strada con distanze generalmente comprese fra gli otto e i dodici chilometri. Si tratta di chilometraggi alla portata di tutti, dove accanto alla prova competitiva viene spesso affiancata un'alternativa non competitiva.

La dieci chilometri assume, a detta di molti podisti, un fascino particolare, forse derivante dall'analogia con i 10000 metri in pista, dove atleti di altissimo livello danno vita ad epiche battaglie.

MEZZA MARATONA
La mezza maratona è da molti considerata alla stregua di un prolungamento di una dieci chilometri. Pur essendo una gara di fondo prolungato, dotata cioé di un buon chilometraggio, si riesce a correre solo più lenta di 10-15 secondi al chilometro rispetto ad una gara di dieci chilometri. Il suo fascino pertanto va visto nella possibilità offerta agli atleti di coniugare velocità e lunga distanza.

MARATONA
Storia e leggenda hanno contribuito a rendere molto popolare questo tipo di gara, a tal punto che, purtroppo, oggigiorno pare quasi che non ci si possa definire podisti se non se ne è almeno corsa una.

E' un tipo di distanza impegnativo che si può affrontare solo dietro specifica preparazione, in modo che il podista si trovi nelle condizioni di sfruttare al meglio le proprie riserve di glicogeno e di grassi per superare il cosiddetto "muro del trentesimo chilometro".

ULTRAMARATONA
Si dà per scontato che chi vi partecipa abbia maturato una certa confidenza con la quarantadue chilometri.

Esistono due modi per definire questo tipo di competizione: il primo è la lunghezza, e dunque si parlerà di ultramaratona per tutte quelle gare con chilometraggio superiore ai canonici 42195 metri della maratona. Il secondo è il tempo, e pertanto si intenderà ultramaratona un tipo di gara dove si corre da 6 fino a 24 e addirittura a 48 ore consecutive.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a me piacciono 2 distanze in particolare...così ho inventato una nuova disciplina.....la MEZZA CAMPESTRE...cioè una campestre sulla distanza della mezza maratona....spaghetto

Andrea ha detto...

Ah ah, una gara alla portata di tutti. Non voglio immaginare le caviglie dopo 21 km con le chiodate...