lunedì 31 agosto 2009

Risultati di domenica 30 agosto 2009



sopra: un momento della UTMB CCC
(foto by Pino Ruisi)


Fine settimana dominato da due celebri corse in montagna: il Memorial Stellina di Susa e il Giro del Monte Bianco. Un grazie a Jérome e Pino Ruisi per il loro contributo fotografico e complimenti a Pino per il suo risultato alla UTMB Courmayeur-Champex-Chamonix.

MEMORIAL STELLINA
CLASSIFICA MEMORIAL STELLINA 2009
Correva l'anno 1999 quando il neozelandese Jonathan WYATT vinceva per la prima volta il MEMORIAL STELLINA nelle montagne di Susa. Allora probabilmente non avrebbe mai pensato di ripetere lo stesso risultato per undici anni consecutivi. Nonostante il percorso sia cambiato, per i danni provocati dall'abbondante nevicata dell'inverno, e nonostante siano cambiati, negli anni, anche gli avversari, il buon Wyatt non ha perso l'abitudine di custodire gelosamente per se stesso il gradino più alto del podio. A più di un minuto e mezzo dal vincitore giunge il keniano Mathew RUGUT che precede di pochi secondi il primo degli italiani, il ventenne Riccardo Sterni. Più breve il percorso femminile, con la vittoria della giovane russa Janna VOKUEVA. Al secondo posto si classifica la connazionale nonché coetanea del vincitore maschile, Melissa MOON, mentre l'etiope Meseret DUGO chiude il podio. Prima delle italiane la genovese Elena Riva.

GIRO DEL MONTE BIANCO
CLASSIFICA UTMB 2009
CLASSIFICA CCC 2009
CLASSIFICA TDS 2009

FOTOGRAFIE CCC (Partenza)
FOTOGRAFIE CCC (Gara)

Una gara in montagna che alla maggior parte delle persone sembra inconcepibile. Sto parlando dell'ULTRA TRAIL DU MONT BLANC, 160 chilometri di corsa in un'unica tappa tra paesaggi mozzafiato attorno alla catena montuosa più imponente di tutta Europa. Purtroppo, come già accaduto lo scorso anno, anche questa volta Marco Olmo, ultramaratoneta che non necessita di presentazioni, si è dovuto ritirare. La vittoria è andata allo spagnolo Kilian JORNET in 21h33'18". Seconda e terza posizione, a più di un'ora di dstanza dal primo, rispettivamente per il francese Sebastien CHAIGNEAU e per il giapponese Tsuyoshi KABURAKI. Il primo italiano al traguardo è Silvano FEDEL, 32° assoluto in 27h44'37". La gara femminile è invece dominata dalla statunitense Kristin MOEHL coll'eccezionale tempo di 24h56'01". Piazza d'onore per l'inglese Elisabeth HAWKER che precede la spagnola Monica AGUILERA VILADOMIU. Maria Giovanna CERUTTI è la prima donna italiana al traguardo (35h41'16"), undicesima assoluta nella classifica femminile.

venerdì 28 agosto 2009

Mondiali, Italia a bocca asciutta



sopra: gli azzurri della 4x100 festeggiano il sesto posto
(foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)


Nessuna medaglia per l'Italia ai Mondiali di Atletica Leggera appena conclusisi a Berlino. Numeri alla mano, un bottino così magro non lo raccoglievamo dall'edizione di Melbourne del 1956. Ma il medagliere da solo è una sintesi troppo concisa per un avvenimento che si può capire solamente analizzando la storia di ogni singola gara. Pertanto, anche se amareggiati dall'assenza di medaglie, non possiamo non tenere conto degli sforzi fatti dai nostri atleti alla kermesse di Berlino.

Anche se singolarmente non sono riusciti a superare i quarti di finale, unendo insieme le forze i ragazzi della 4x100 maschile, Donati, Collio, Di Gregorio e Cerutti (quest'ultimo argento agli europei indoor di marzo) si sono aggiudicati la sesta piazza in 38'54" nella finale dominata, com'era prevedibile, dai Giamaicani.

Bravissima Antonietta Di Martino nell'alto, dove un'ottimo 1,99 le ha regalato il quarto posto. Nella finale dei 5000 metri molto bene anche per la Weissteiner che, gestendo in maniera eccellente i propri sforzi, giunge settima dietro le veloci africane.

Speravamo nel giovane Alex Schwazer, oro olimpico solo l'anno scorso, ma problemi allo stomaco l'hanno messo fuori gioco e costretto a ritirarsi a metà gara. Sesto posto negli ottocento metri per Elisa Cusma che rimpiange la tattica di gara e la medaglia di bronzo perduta: dure le sue parole rivolte alla vincitrice Semenya ("per me non è una donna").

Orfana di Andrew Howe, Massimo Ricciardello e Ruggero Pertile, la squadra italiana è comunque riuscita a portare otto atleti in finale e a posizionarsi in diciannovesima posizione fra i 62 paesi partecipanti. Ora non resta che attendere gli europei dell'anno prossimo a Barcellona.

lunedì 24 agosto 2009

Ricominciare dopo la pausa estiva



foto: immagine tratta dal sito wallpapers.free-review.net

Il caldo di questi giorni proprio sembra non voglia saperne di lasciar spazio alla frescura autunnale: continua imperterrito a farci compagnia cercando di sminuire la nostra voglia di correre. A lasciarci definitivamente sono invece le vacanze estive (almeno per quanto riguarda il sottoscritto), dopo aver allietato il fisico - ma soprattutto la mente - di molte persone.

Di certo la maggior parte dei corridori non avrà rinunciato a concedersi qualche allenamento durante la pausa vacanziera: magari un lento in leggera progressione il mattino prima di colazione o la sera verso il tramonto. Poi, per evitare di sentirsi la coscienza sporca per non aver fatto le ripetute, avrà concluso l'allenamento con qualche allungo.

Al mare facevo davvero fatica a capire quelli che si mettevano a correre nel primo pomeriggio, quando la calura è quasi insostenibile. Tanti si sono concessi il giro di passerella sul lungomare, ma anche lì la temperatura non era delle più incoraggianti. Non parliamo poi della corsa in spiaggia, che mi è parsa quasi una tortura... ;-)

Adesso, però, è ora di tornare alle nostre vecchie e (si spera) sane abitudini, che comprendono gare autunnali e propositi di miglioramento per la seconda parte della stagione. In bocca al lupo a tutti quanti per i propri obiettivi!

venerdì 14 agosto 2009

Quel fastidioso bicchierino di plastica...

Dal 08/08 al 23/08/2009 sono in ferie. Il seguente post è in pubblicazione programmata. Potrò leggere le vostre mail a partire dal 24/08.

Se siete dei podisti e avete partecipato a qualche gara di lunghezza superiore ai dieci chilometri, almeno una volta vi sarà capitato di imbattervi nei bicchieri di plastica nei punti di ristoro. E' normale, specie nella stagione calda, sentire la necessità di fare rifornimento in gara, soprattutto quando i chilometri sono tanti.

E' pertanto consuetudine che gli organizzatori mettano a disposizione, in alcuni punti del percorso, dei tavoli gestiti da personale di servizio con bevande, molto spesso acqua, e qualche cosa da masticare. In gara il podista dovrebbe cercare di riuscire a bere senza smettere di correre: certo il fiatone dovuto allo sforzo e l'azione in movimento creano non pochi problemi. Un ulteriore difficoltà viene fuori quando si è costretti a bere da un bicchiere di plastica: solitamente, infatti, è più l'acqua che si versa per terra o si getta involontariamente sul vis, che quella che si riesce ad ingurgitare.

Una valida alternativa al bicchiere di plastica sono le bottigliette, anch'esse di plastica: sono più semplici da tenere in mano e più comode per bere, ma è anche più facile darsele sui denti mentre si corre... ;-) L'ideale sarebbe, come nel caso dei top runner, poter disporre di una borraccia, magari con bevanda personalizzata...

lunedì 10 agosto 2009

A settembre il Trail del Monte Soglio

Dal 08/08 al 23/08/2009 sono in ferie. Il seguente post è in pubblicazione programmata. Potrò leggere le vostre mail a partire dal 24/08.



Se avete nelle gambe la preparazione per correre una maratona in montagna ma non sapete quale scelta effettuare, a settembre si presenta l'occasione di correre la prima gara di trail organizzata sul Monte Soglio. Il percorso si snoda tra i principali sentieri delle vallate dell'Alto Canavese per un totale di circa 55km e un dislivello positivo e negativo di circa 3100 metri. Gli atleti partiranno da Forno Canavese e attraverseranno diversi comuni tra cui Canischio, Valperga e Levone.

Si tratta di una gara di trail in montagna dove è opportuno essere preparati a dovere. Di sicuro è un'ottima occasione per coloro che, non paghi del taglio di percorso alla recente Chaberton Marathon, hanno intenzione di verificare i frutti dei loro allenamenti.

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THE NORTH FACE® TRAIL DEL MONTE SOGLIO

QUANDO
domenica 13 settembre 2009
DOVE
Frazione Milani di Forno Canavese (TO)
ISCRIZIONI
Le iscrizioni chiuderanno alle ore 24:00 di giovedì 10/09/2009 o comunque al raggiungimento di 200 concorrenti. Saranno ammessi tutti gli atleti in regola con il tesseramento Ecosport FSA/CSEN 2009. Chi non possiede la tessera potrà tesserarsi al momento dell’iscrizione al costo di 5 Euro. L’iscrizione ha un costo di 20 euro: nel prezzo sono compresi il pacco gara, la colazione prima della gara e il pasta party all'arrivo.
PARTENZA
I concorrenti dovranno presentarsi alla partenza in frazione Milani a Forno Canavese entro le ore 6.00 del 13 settembre 2009 muniti di pettorale per essere punzonati dai giudici di gara; il via sarà dato alle ore 6.30, dopo le operazioni di punzonatura.
AMBIENTE
La corsa si svolge in ecosistemi naturali. I concorrenti dovranno tenere un comportamento rispettoso dell'ambiente, evitando in particolare di disperdere rifiuti, raccogliere fiori o molestare la fauna. Chiunque sarà sorpreso ad abbandonare rifiuti lungo il percorso sarà squalificato dalla gara e incorrerà nelle eventuali sanzioni previste dai regolamenti comunali.
OBBLIGHI E CONSIGLI
E’ obbligatorio partire portando con sé il seguente materiale:
. road-book o cartina
. camel bag o borraccia con almeno un litro di liquidi
. pettorale di gara con numero ben visibile
. giacca antivento
INFORMAZIONI
Per ulteriori informazioni consultate il sito ufficiale della manifestazione:
www.trailmontesoglio.it

venerdì 7 agosto 2009

Mai sentito parlare di ANGIODISPLASIA?



Tra le molte malattie che affliggono gli esseri umani, alcune si possono definire rare, nel senso sono poche le persone ad esserne colpite. Altre malattie sono anche poco conosciute e, di conseguenza, chi ne è affetto ha difficoltà a procurarsi farmaci e a sottoporsi a terapie. Tra queste patologie rientra l'angiodisplasia, malformazione vascolare che si manifesta in differenti modalità.

Nel febbraio del 2000 è nata la ILA, ovvero l'Associazione Italiana Angiodisplasie. Tale onlus si pone l'obiettivo di aiutare coloro che sono colpiti dalla malattia, cercando di diffondere il più possibile le informazioni relative alle varie angiodisplasie e di favorire e stimolare la ricerca terapeutica in tal senso, auspicando che tale sindrome possa essere inserita il prima possibile nel Registro Nazionale delle Malattie Rare. Per saperne di più potete dare leggere la presentazione qui allegata oppure visitare direttamente il sito ufficiale (www.angiodisplasie.org):
PRESENTAZIONE ILA (fronte)
PRESENTAZIONE ILA (retro)

Lucia è una ragazza affetta da molti anni da questa patologia. Leggiamo insieme la sua testimonianza:


Angiodisplasia e ILA

Mi chiamo Lucia. Sono una giovane donna di 37 anni che da circa 30 anni è sottoposta ad indagini diagnostiche ed interventi chirurgici per una angiodisplasia. La mia è una forma artero venosa localizzata al piede che mi limita nella deambulazione. Talvolta ho anche dolori a riposo. Convivo con questa malformazione dalla nascita e nel corso degli anni si è manifestata anche all'avambraccio e alla mano.

Ma che cosa è una angiodisplasia? E' una malformazione congenita dei vasi sanguigni e linfatici che può interessare tutti i distretti del nostro organismo. Capite che le manifestazioni sono moltissime ed anche le disabilità correlate. E' una patologia rara? Sicuramente è poco o per nulla conosciuta specie dai medici delle commissioni di invalidità a cui ci tocca rivolgerci per ottenere un riconoscimento delle invalidità legate alla patologia.

Perché uso i pronomi in prima persona plurale? Semplicemente perché come pazienti affetti da angiodisplasia abbiamo fondato una associazione ONLUS chiamata ILA (www.angiodisplasie.org), abbiamo organizzato un blog e ci scambiamo le nostre esperienze in maniera continuativa. E' difficile avere punti di riferimento nazionali se non il reparto di chirurgia vascolare dell'AO: G. Salvini di Garbagnate Milanese. Siamo circa 150 in tutta Italia e il nostro numero è in costante crescita dalla fondazione della associazione avvenuta nell'anno 2000.

Ritornando al merito della patologia rara occorre ricordare che nell'elenco delle malattie rare è compresa la sindrome di Klippel Trenaunay che è una angiodisplasia. Questa sindrome, considerando la globalità delle sue manifestazioni cliniche, rappresenta solo una parte delle angiodisplasie. E per gli altri? Vi è difficoltà a procurarsi i farmaci antinevritici per la terapia del dolore, la terapia riabilitativa. Confidiamo in una veloce revisione dell'elenco delle malattie rare e contiamo che si possa diffondere la conoscenza di questo gruppo di patologie ai medici di base, ai medici delle commissioni di invalidità. Auspichiamo che altri centri si interessino della patologia e che finalmente si possa anche fare della ricerca per aiutarci. Ci piacerebbe che l'angiodisplasia abbandonasse l'elenco delle patologie non note, non conosciute per diventare finalmente una patologia rara.

mercoledì 5 agosto 2009

Considerazioni sulla gara dello Chaberton

Complimenti a tutti quanti, dagli atleti agli organizzatori, per aver saputo allestire e prendere parte ad uno spettacolo difficile come quello della CHABERTON MARATHON di domenica scorsa. La fitta pioggia ed il freddo fuori stagione hanno messo a dura prova il corpo e lo spirito non solo degli atleti, ma anche degli addetti al percorso.

Faccio i complimenti ai miei compagni di squadra Roberto e Gioacchino (foto), quest'ultimo un po' deluso per non essere stato informato in tempo del taglio del percorso. Unici rappresentanti dell'Atletica Venturoli, hanno saputo affrontare molto bene un tracciato tutt'altro che facile, reso ancora più impegnativo dal freddo e dalla pioggia.

Bravo anche l'amico Efrem (foto), che ha partecipato con Davide e il sottoscritto alla recente avventura sulle barche di cartone a Cesana: sarebbe stata la sua prima maratona in assoluto. Il tempo avverso non gli ha permesso di mettersi alla prova sulla distanza intera, ma con la sua trentottesima posizione assoluta ed una freschezza invidiabile all'arrivo ha mostrato di essere certamente all'altezza di una distanza più impegnativa.

Gilles (foto) della Podistica Torino ha partecipato anche all'edizione dello scorso anno, in condizioni atmosferiche del tutto differenti. "Un vero inferno" il suo commento alla gara di domenica: visibilità scarsa, pioggia mista a ghiaccio che sferzava il volto e probabilmente temperatura sotto zero ai 2.700 di quota del Colle. Certo, vedere Olmo tornare indietro dopo pochi chilometri ha fatto capire che c’era qualcosa che non andava. Ringrazierà per sempre l’amico Filippo che alla partenza lo ha letteralmente supplicato di portarsi dietro almeno una giacca leggera. Racconta anche di un atleta alle prese con un sasso nella scarpa, che non riusciva a togliere tanto era il tremore delle mani. La gara è stata una buona esperienza per le future gare in montagna: del resto il caldo della scorsa edizione non lasciava presagire in alcun modo una situazione del genere. Molto probabile che l’organizzazione avesse in mente i tre atleti morti il 20 giugno al Grand Raid du Mercantour. Come nelle altre gare, anche stavolta Gilles ha tagliato il traguardo con il sorriso sulle labbra, forse legato al pensiero della sua prossima partecipazione alla Torino-Saint Vincent di ottobre organizzata dal recordman Enzo Caporaso.

Fotografare sotto la pioggia non è stato certo facile e così, dopo diversi scatti, ho preferito riporla nella custodia. Dunque mi dispiace non essere riuscito a fotografare il buon Paolo che, abituato ai terreni pianeggianti della provincia di Torino, ha mostrato di saperci fare anche in montagna. Paolo è andato a Cesana in compagnia di Fabio (alias Spaghetto), Andrè e Costanza, che ha immortalato in modo simpatico i momenti del viaggio in macchina e alcuni momenti relativi alla partenza (cliccate qui per vedere le foto).

Per vedere altre fotografie della manifestazione potete guardare quelle scattate da Pino Ruisi (Foto Ruisi) oppure quelle di Jérome (Foto Jérome), atleta amatore che vanta ottimi risultati sia su strada sia nei faticosi trail in montagna: se date un'occhiata ai suoi filmati (un po' mossi per le mani tremanti dal freddo) potete farvi un'idea della bassa temperatura al Colle dello Chaberton...

Se volete dare un'occhiata alla classifica delle due gare potete trovarle nel sito ufficiale della manifestazione (www.chabertonmarathon.eu):
CLASSIFICA CHABERTON MARATHON 2009 (Trail des Fortes)
CLASSIFICA CHABERTON MARATHON 2009 (K22)

Per la cronaca la gara partita alle otto del mattino è stata vinta da Jokin Lizeaga Mitxelena, classe 1979, in 1h52'08". Dietro di lui Paolo Larger (Valetudo Skyrunning) e il giovane Ricky Lightfoot. In campo femminile si è imposta Maud Giraud in 2h11'28" di un soffio sulla connazionale Corinne Favre. Poco dopo è giunta al traguardo anche la terza arrivata, l'italiana Cecilia Mora (Sky Valsesia).

Nella partenza successiva ottima prestazione dello spagnolo Asensio Sociats che ha chiuso la sua prova nell'ottimo tempo di 1h49'03". Secondo posto per il francese Stephane Ricard e terzo posto per l'italiano Dario Bonino (Giò Rivera 22). Fra le donne successo di Stefania Cagnoli (Amatori Sport) in 2h22'09", seguita dalla tranese Alma Rrika e da Marina Plavan (Baudenasca).

domenica 2 agosto 2009

La pioggia fa capolino alla Chaberton Marathon



Fine settimana sportivamente intenso quello appena conclusosi a Cesana Torinese, che ieri ha ospitato la consueta tappa dell'Iron Bike e oggi ha celebrato la seconda riedizione della Chaberton Marathon. Approfittando della gentile ospitalità di Piero e Antonella, ieri pomeriggio sono salito a Cesana Torinese per assistere alla maratona.

Due le distanze previste, una quarantadue chilometri con partenza alle otto del mattino ed una versione ridotta che partiva ad un'ora di distanza dalla prima. Nel momento in cui prendeva il via la gara lunga il cielo di Cesana era piuttosto scuro, ma tutti i presenti, dai partecipanti agli spettatori, speravano che la minaccia delle nuvole si risolvesse tutt'al più in un veloce acquazzone. Appena partita la gara, in compagnia di Alfonso e Antonella mi sposto a Monginevro: l'idea iniziale era infatti quella di salire dal sentiero più breve per appostarmi fra le rocce che precedono il Colle dello Chaberton e scattare fotografie. Una volta arrivati a destinazione, però, la minaccia della pioggia si fa concreta, facendomi desistere dal proposito di incamminarmi verso il monte.

A quel punto facciamo ritorno a Claviere per vedere il passaggio degli atleti dopo il ventesimo chilometro. Ma la pioggia non vuole proprio saperne di smettere, costringendo così l'organizzazione a prendere una decisione drastica riguardo al percorso: per salvaguardare l'incolumità degli atleti il traguardo finale sarà fissato per tutti i partecipanti a Claviere. Nel frattempo dal Colle giungono voci di neve e di grandine e da qui l'idea di evitare la salita alla piana posta in sommità dello Chaberton: la differenza di lunghezza delle due gare, il TRAIL DEI FORTI e la K22, verrà pertanto annullata ed il nuovo tracciato unico misurerà all'incirca diciotto chilometri.

Con qualche difficoltà - con una mano tenevo l'ombrello e nell'altra stringevo la macchina fotografica - sono riuscito a fare qualche foto all'arrivo. Onde evitare danni all'elettronica della fotocamera, piuttosto fradicia per la pioggia, ad un certo punto ho preferito smettere di fotografare. Nel collegamento che riporto qui sotto potete trovare il mio contributo fotografico alla gara:
FOTOGRAFIE CHABERTON MARATHON 2009