domenica 28 febbraio 2010

3 nuovi record per RECORDANDO



sopra: la partenza della 10 km

Archiviata la seconda edizione di RECORDANDO, la manifestazione podistica organizzata dal recordman Enzo Caporaso nell'ormai celebre Turin Ring Marathon del Parco Ruffini di Torino. Un circuito di due soli chilometri da ripetere più volte a seconda della distanza prescelta.

A differenza della passata edizione, quest'anno erano previste due distanze su cui gareggiare: 10km e maratona. La maggior parte dei partecipanti ha voluto cimentarsi nella prova breve, disponibile nelle versioni competitiva e non.

A confermare il motivo del proprio nome, RECORDANDO è stata davvero la gara dei record visto che è stata teatro di ben tre nuovi record da Guinnes dei Primati. Complimenti innanzitutto a Cristina Borra che entra nel Guinnes dopo aver corso tredici maratone in tredici giorni consecutivi. Bravissimo anche Gaetano Favarò che, per fare il suo record, ha dovuto unire insieme qualità e quantità: tre maratone consecutive per un tempo complessivo di 8h22'8", di soli 23" inferiore al precedente primato dello scozzese Raymond Hubbard. Curiosa prova, infine, per Marinella Satta che ha concluso una divertente quanto singolare maratona palleggiando con un pallone da basket: l'ultramaratoneta azzurra merita tutto il nostro plauso visto che è riuscita addirittura a battere il precedente record maschile!

Il blocco del traffico e la pioggia hanno avuto la loro parte nel determinare la partecipazione ad una gara che sicuramente avrebbe potuto esprimersi meglio dal punto di vista delle presenze. A ben guardare il traffico cittadino, pare che le deroghe ai divieti di circolazione fossero tutt'altro che un'eccezione... ;-)

CLASSIFICA:
CLASSIFICA RECORDANDO 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE RECORDANDO 2010 (1)
FOTOGRAFIE RECORDANDO 2010 (2)
FOTOGRAFIE RECORDANDO 2010 (3)
FOTOGRAFIE RECORDANDO 2010 (4)

martedì 23 febbraio 2010

Podismo e sci di fondo



sopra: immagine tratta dal sito www.discoveryalps.com


Le Olimpiadi di Vancouver sono l'evento sportivo catalizzatore dell'attenzione mediatica di questi giorni. Le discipline in cui gli atleti lottano per le medaglie sono le più disparate e prevedono abilità molto differenti fra di loro. Solo un denominatore comune: scivolare sulla neve o sul ghiaccio.

Per quanto differente nell'ambito e nella tecnica lo sci di fondo è la disciplina sportiva invernale più simile alla corsa a piedi. Una falsa percezione dello sci di fondo vuole che in tale arte sia necessaria la sola fatica e nient'altro. In realtà, a differenza del podismo, lo sci di fondo - sia nella versione classica che in quella recente del pattinaggio - prevede una coordinazione nei movimenti tutt'altro che banale e di non facile apprendimento.

Il principiante, che in precario equilibrio sugli sci crede di padroneggiare l'arte del fondo, in realtà vive di pura illusione.

mercoledì 17 febbraio 2010

Fotografie Cross di Favria



foto: la partenza della prima batteria

Primo successo stagionale di Igor Martello a Favria, dove domenica si è disputato il cross del Campionato Canavesano che ha fatto da contraltare alla gara di Borgaretto. Il sanmauriziese ha siglato la prima vittoria dell'anno con il proprio nome, lasciando dietro di sè l'esperto Rosario Baratono e Alfonso Baracco. La cronaca di gara delle altre due batterie adulti assegna gli allori a Alfredo Donato e Gino Azzalin, mentre fra le donne il successo va a Nicole Peretti.

Per il gentile contributo fotografico devo nuovamente ringraziare Emanuela Pittarello, che ha messo a disposizione del blog i suoi scatti.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA CROSS DI FAVRIA 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE CROSS DI FAVRIA 2010

domenica 14 febbraio 2010

Borgaretto, cross nella neve



foto: la partenza dei JPTSM/MM35/MM40

Campestre affollatissima quella di stamane a Borgaretto, dove più di 700 partecipanti si sono dati appuntamento sotto la neve per sfidarsi in uno dei cross più frequentati del torinese. Alto il livello tecnico della manifestazione, così come grande è stata la voglia di gareggiare di tutti i presenti.

In base ad un copione largamente collaudato in questa tipologia di gare, gli adulti sono stati suddivisi in quattro categorie. Pier Mariano Penone, nel gruppo degli MM55 e oltre, è il primo vincitore della giornata. In seconda posizione Pierpaolo Fontan, mentre Gennaro Castellaneta va a chiudere il podio. La mezz'ora di gara successiva vede sfidarsi la batteria degli MM45-MM50, con Vincenzo Falco che non si lascia sfuggire l'occasione di vincere in casa, precedendo Valerio Marci e Giovanni Pedrini. Ultima batteria maschile quella dei JPTSM-MM35-MM40 dove a farla da padrone è l'inavvicinabile Valerio Brignone che, velocissimo sul manto nevoso di Borgaretto, tiene a bada i pur bravi Abdessamia Mountasser e Abdelhadi Laaouina. Una curiosità: la differenza di età tra il primo e il secondo è di 10 anni, così come quella tra il secondo e il terzo. L'ordine è però decrescente, segno che oggi l'esperienza ha prevalso sull'entusiasmo giovanile. Termina le prove degli adulti il gruppo delle categorie femminili, dove la giovanissima Sara Brogiato procede a passo sicuro, mai preoccupata dalle avversarie, conquistando la meritata vittoria. Piazza d'onore per Laura Fornelli che precede Warda Zeroual.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA CROSS BORGARETTO 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE CROSS BORGARETTO 2010 (MM55 e oltre)
FOTOGRAFIE CROSS BORGARETTO 2010 (MM40-MM45)
FOTOGRAFIE CROSS BORGARETTO 2010 (JPTSM-MM35-MM40)
FOTOGRAFIE CROSS BORGARETTO 2010 (DONNE)

sabato 13 febbraio 2010

Paesaggi inconsueti



L'inverno attuale, rigido nel clima e mutevole nell'aspetto, non passa certo inosservato. E senza preavviso la città cambia volto, con la neve che imbianca case e strade. In città l'impronta del bianco è intensa ma di breve durata, tanto che dev'essere veloce chi vuole contemplare l'atmosfera surreale che la natura offre agli occhi dell'uomo. Perché se tanto in fretta varia lo scenario, in maniera altrettanto veloce il paesaggio si ricompone tornando ad assumere un aspetto più ordinario.

Ma uscendo dalle note vie cittadine e addentrandosi in luoghi più nascosti, lontani dal clamore della frenesia cittadina, i tempi rallentano e anche la natura si adegua lasciandosi mostrare più a lungo nei suoi aspetti meno noti.

La fotografia posta in alto ritrae un momento del TRAIL DEI SENTIERI DI SANTA CRISTINA.

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LINKS:
La gara di Pino Ruisi
Le foto di Pino Ruisi

domenica 7 febbraio 2010

Racchettinvalle 2010



Splendida giornata di sole e temperatura piacevole alla decima edizione di RACCHETTINVALLE, la corsa sulle ciaspole di Pragelato. Tantissimi i partecipanti alla kermesse che offre la possibilità di vivere in una maniera simpatica e un po' diversa dal solito il divertimento in mezzo alla neve.

Il percorso veloce e levigato ha favorito le prestazioni cronometriche dei campioni della specialità. In campo maschile è l'inglese Martin Cox ad avere la meglio su tutti terminando la prova nell'ottimo tempo di 38'07". Seconda posizione per il francese Stephane che precede di soli quattro secondi Marco Agostini, primo degli italiani. Il podio femminile parla solo italiano: Maria Grazia Roberti fa valere tutta la sua esperienza sulle avversarie tagliando il traguardo in 45'54". Non molto staccata Cristina Scolari che per buona parte della gara ha corso all'unisono con la vincitrice. Terza posizione per Laura Fornelli.

L'anima dell'evento è stata però la partecipazione dei tanti non competitivi che hanno attraversato le pista da fondo di Pragelato portando allegria e contribuendo a rendere festoso il clima della mianifestazione.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA RACCHETTINVALLE 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE RACCHETTINVALLE 2010

La mia via crucis...
Dopo la felice esperienza del 2003 ho voluto riassaporare di nuovo il piacere di pestare la neve di Pragelato con le racchette. Solo l'anno scorso ho acquistato il mio primo paio di ciaspole, ma ho preferito non portarmele dietro (non volevo rischiare di bagnarle con la neve...). Tanto con soli tre euro di sovrapprezzo al costo d'iscrizione si potevano affittare dagli organizzatori.

Una volta arrivato con Michele nei pressi del campo gara vado a prendere il premio di partecipazione e le racchette da neve da Sandro, che il giorno precedente aveva recuperato il materiale per tutti i partecipanti della squadra. Ho dato un'occhiata veloce alle racchette e mi sembrava tutto a posto. Solo quando mi stavo preparando ad indossarle ho notato però che una delle due aveva la plastica che ricopre il tallone rotta. Ahi! E adesso?

Per non so quale motivo decido di calzare col piede destro la racchetta rovinata. Fisso al meglio i lacci di sicurezza e provo a fare giusto due passi di corsa per vedere come mi trovo. L'impressione non è delle più felici ma, sapete com'è, le ho usate solo un'unica altra volta. La cosa che tuttavia mi rincuora è che non mi pare ci siano differenze fra le due ciaspole. Meglio così, non mi dovrò preoccupare più di tanto della tecnica di corsa.

Manca poco alle 11.00 e mi porto allo striscione di partenza. La gara competitiva e non competitiva partono assieme: i concorrenti sono mescolati fra di loro e non è facile in mezzo a tutta quella confusione di ciaspole portarsi un po' più avanti. Salta subito all'occhio la differenza fra chi ha intenzione di correre e chi vuole solamente passeggiare e gustarsi il panorama: i primi con un fuseaux e pochi strati che coprono la parte superiore del corpo, gli altri bardati di zaini per trekking intensivi e con giacche e pantaloni in grado di resistere a temperature prossime a quelle siberiane.

Un breve commento di Luigi Chiabrera, presidente della TURIN MARATHON e organizzatore dell'evento, e la gara ha inizio. Dopo un attimo di attesa muovo i primi passi sul tracciato. Nemmeno il tempo di dire "beh" che inciampo rischiando una caduta. Azz... Fortunatamente resto in piedi cercando di stare un po' più attento. Pochi metri e inciampo di nuovo, sempre con il piede destro. Che succede? Non dirmi che la ciaspola destra ha qualche problema?!? Al terzo rischio caduta mi fermo e tiro i cordini della racchetta destra che in effetti si erano allentati. Cominciamo bene!

Preoccupato per il mio instabile equilibrio cerco di tenere il più possibile sollevata la punta del piede destro. Ad un certo punto c'è una ripida discesa che percorro con qualche timore... Nessun problema, ma una volta in pianura inciampo di nuovo. Basta! Ma devo fare dieci chilometri in queste condizioni?!? Penso seriamente al ritiro e poi mi dico: "Non mi sono mai ritirato in vita mia e non sarà certo oggi la prima volta".

Passano i chilometri e le "sbandate" si ripetono anche se mi pare di tenerle maggiormente sotto controllo. La fatica però aumenta - è bello ma faticoso correre sulla neve - tanto che mi sento pieno di vitalità quanto uno zombie. In prossimità dell'ottavo km, quando ero già ben cotto, mi sorpassa una motoslitta degli addetti al percorso che esala a tutto spiano fumi pestilenziali. Ahhh! Mi ci voleva proprio!

Finalmente intravedo il termine delle mie fatiche. Ancora pochi passi, gli ultimi "numeri" con la ciaspola destra e tutto sarà finito. Dall'altra parte del fiume vedo Roberto D'Anna - ci teneva a essere citato per nome e cognome... ;-) - che sta per tagliare il traguardo. Bravo Roberto e complimenti per la tua gara. E complimenti soprattutto per la fortuna di esserti trovato ad indossare quelle piccole e comode ciaspole... :-D

Una volta arrivato tolgo subito le ciaspole e cerco di capire il motivo dei miei continui rischi di caduta. A parte il problema di cui dicevo della racchetta destra mi pare sia tutto a posto: non capisco il motivo dei miei continui "sbandamenti". Pazienza, resterò col dubbio... La cosa sicura è invece che la prossima volta userò le mie ciaspole!

Tra l'altro mi accorgo di avere un po' di fastidi ai piedi e di zoppicare vistosamente col sinistro. Risultato del referto: un dito del piede destro dolorante, entrambi i malleoli un poco rovinati (probabilmente dovuti alla mia cattiva tecnica di corsa) e una vistosa sbucciatura sul tallone sinistro (ma ho già contattato il chirurgo plastico per la ricostruzione dell'epidermide entro domenica prossima). E pensare che è proprio la ciaspola sinistra, quella a posto, ad avermi provocato il problema al tallone! In effetti la racchetta destra, maggiormente allentata, frizionava molto meno sulla pelle...

Che dire? Peccato perché la giornata era bellissima e il percorso ben preparato. Peccato la sfortuna di essermi trovato ad utilizzare racchette da neve non adatte a me... Mi dispiace anche di essermi perso l'arrivo di Rocco che, proprio sul traguardo, ha incrociato le ciaspole finendo faccia a terra. Un arrivo in "volata" nel vero senso della parola, ah ah!

giovedì 4 febbraio 2010

Intervista a DAVIDE FRANCHINO



CORRERE E CAMMINARE PER LA RICERCA è la manifestazione podistica che alla sua prima edizione - settembre 2009 - è riuscita a radunare assieme più di mille partecipanti. Grandissima soddisfazione per l'organizzatore, Davide Franchino, che alla sua prima esperienza organizzativa si è dimostrato perfettamente all'altezza della situazione.

Qualche anno fa Davide, motivato dal talento naturale e grazie all'impegno profuso in gare e allenamenti, è ruiscito ad ottenere risultati agonistici di rilievo. Leggiamo insieme quanto da lui scritto nell'intervista.


nome e cognome: Davide Franchino
età: 32
categoria: TM
squadra: Podistica Amici di Pianezza

1. Ciao Davide. Da quanto tempo corri?
Ciao Andrea. Corro dal 1995, quando con le classiche campestri scolastiche ho scoperto di essere più dotato di altri negli sport di resistenza. Le prime gare da allievo, che fatica fare 3 km, ma con un po' di allenamento le gambe iniziano a rispondere agli allunghi degli avversari che ad uno ad uno metto alle spalle nelle gare uisp tesserato per la Podistica Venaria. Per migliorare serve un gruppo di allenamento che stimoli la voglia di migliorare e quindi mi trasferisco alla società Giò 22 dove con altri giovani atleti affiniamo la tecnica di corsa e innalziamo la velocità di crociera con ripetute in pista e fondi medi, ed in breve tempo riesco a correre 10km al ritmo di 3'12''. Il Giò è una squadra di corsa in montagna, così partecipo ai campionati italiani cogliendo un buon 11° posto, ma dopo quell'esperienza noto che riesco con più facilità nelle prove di mezzofondo veloce 800 – 1500 mt.

Inizio ad allenarmi con Gianni Crepaldi che diventerà l'immancabile compagno d'allenamento e allenatore. Con Gianni ho potuto assaporare l'essenza dell'atletica di alto livello, frequentandolo in un roseo periodo della sua carriera. Allenamenti serrati in pista in primavera ed estate alternati a gare di entrambi, con obbiettivi ben diversi ma concettualmente uguali volti al raggiungimento del massimo delle proprie possibilità. Raggiungo così i miei personali di 1'55'' sugli 800mt e di 3'55'' sui 1500 mt, che ancora oggi penso non appaghino le mie fatiche di allora, visto il miglior adattamento in allenamento piuttosto che in gara. E si, le gare che contavano le sentivo troppo, anche se qualche risultato e soddisfazione in qualche importante manifestazione l'ho ottenuto.

2. Quali sono i motivi che ti spingono a correre?
Oggi corro per stare in forma, corro perchè mi è naturale, corro per rilassarmi, ma soprattutto per fare almeno qualche prova lattacida in pista con i miei vecchi compagni d'allenamento Gianni Crepaldi e Federico Simionato.

3. Durante la settimana quali e quanti allenamenti fai?
Faccio solo un allenamento alla settimana e i risultati parlano chiaro.

4. Quali sono le distanze che preferisci correre in gara?
La mia gara preferita erano i 1000 mt dove a Chambery vinsi un meeting in 2'32'' lasciandomi alle spalle tutti i francesi. Oggi sono contento di integrare l'allenamento settimanale con qualche manifestazione di 10 km.

5. Parliamo adesso delle gare a cui partecipi. Cosa ti piace e cosa vorresti migliorare nell'organizzazione delle medesime?
La gara che ho preferito nel 2009 è stata la mia, organizzata il 5 settembre e da te publicizzata, Correre e Camminare per la Ricerca, con la quale abbiamo devoluto 8.000,00 euro alla ricerca sulla S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica). 1150 iscritti e un bel serpentone colorato con le magliette multicolore della manifestazione che hanno invaso le strade di Pianezza lasciando tutti i partecipanti soddisfatti, anche vista la cospicua sponsorizzazione della Ferrero Dolciaria e della Danone, lasciando così ai volenterosi partecipanti e devolutori per la ricerca un cospicuo pacco gara. Ringrazio tutti i partecipanti e gli amici che hanno sostenuto l'iniziativa, che ha visto ai nastri di partenza Valter Durbano, Federico Simionato, Gianni Crepaldi, Gabriele Abate e Giustina Menna.

Seconda gara preferita la Deejay Ten di Linus a Milano, che spettacolo correre una gara di soli 10km con 10.000 persone.

6. Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi podistici?
Continuare a mantenermi in forma partecipando alle gare domenicali senza farmi battere da troppi professionisti pensionati e riorganizzare un'altra bella manifestazione.

martedì 2 febbraio 2010

10 domande da non fare a un podista



foto: particolare del L'URLO di Edvard Munch

Da quando è nata in voi la passione per la corsa e avete cominciato a raccontarla agli altri, vi sarà certamente capitato di sentirvi rivolgere alcuni quesiti e osservazioni a volte strampalati da chi non corre. Alcune domande simpatiche, altre meno, fino ad arrivare ad affermazioni tali da lasciare completamente a bocca aperta. Di seguito ne elenco alcune fra le più comuni.

DOMANDA: Ho saputo che corri. Ma vai a fare la maratona di New York?
RISPOSTA: Sinceramente mi sfugge la corrispondenza biunivoca fra corsa e Maratona di New York...

DOMANDA: Hai fatto una gara domenica? Hai vinto?
RISPOSTA: Moralmente credo di sì...

DOMANDA: Ma perché vai a correre? Già così sei magro!
RISPOSTA: ...

DOMANDA: Ma vai a correre con questo freddo/caldo?
RISPOSTA: In base alle tue considerazioni dovrei andare a correre non più di uno o due giorni l'anno.

DOMANDA: Quante volte devo correre la settimana per dimagrire?
RISPOSTA: Ho visto ultramaratoneti in sovrappeso.

DOMANDA: Ma la corsa è uno sport?
RISPOSTA: Sì, e pensa che a livello cardiocircolatorio è più stimolante del bridge!

DOMANDA: Perché invece che fuori non corri sul tapis roulant?
RISPOSTA: C'è la stessa differenza tra vedere un concerto in tv invece che dal vivo.

DOMANDA: Ma non hai paura a correre da solo da quelle parti?
RISPOSTA: Devono prima riuscire a prendermi... ;-)

DOMANDA: Ma dai, corri? Si vede che non ha proprio niente da fare!
RISPOSTA: ...

DOMANDA (dell'automobilista alterato): Non avete niente di meglio da fare? Ma andate a lavorare!
RISPOSTA: Siamo in pausa caffè...