martedì 29 giugno 2010

Il dilemma estivo



Sembra che ormai il caldo abbia deciso di prendere il sopravvento. Dunque si ripresenta come ogni anno il solito dilemma: è meglio diminuire la quantità di chilometri o piuttosto cedere sul piano qualitativo?

L'afa associata alla calura estiva si rivela un mix micidiale per uno sport come il podismo. Le energie vengono meno, la sudorazione è ai massimi livelli e si pone d'obbligo la scelta su come affrontare la minore disponibilità di energie.

Chi tende a fare pochi lavori durante l'anno preferisce abbandonarli del tutto o quasi e macinare chilometri e chilometri di lento. Col risultato che poi a settembre il ritorno alle competizioni sarà duro specie nelle fasi iniziali. Chi invece farà meno chilometri e diminuirà un po' l'intensità degli allenamenti si troverà in svantaggio minore.

Tornando dunque al quesito iniziale: diminuire la qualità o la quantità? A mio avviso entrambe ma non abbandonare la qualità nella vana speranza che la quantità possa sopperire alla mancanza della prima.

sabato 26 giugno 2010

San Carlo, buona la prima



Battesimo con buon numero di partecipanti per la stracittadina di San Carlo disputatasi ieri in veste di gara serale. Quasi duecento i partecipanti che hanno tagliato il traguardo. Percorso asfaltato e con qualche lieve dislivello ma nel complesso veloce.

Flavio Aghem primo assoluto in 25'19". Dietro di lui Enrico Cavaletto e Davide Balma. Vittoria in campo femminile per Cristina Benedetto che taglia il traguardo senza doversi preoccupare di chi le sta dietro, visto che Paola Vignani è oltre un minuto dietro di lei. Più sofferta la prova di Paola Fiammengo che precede di poco Giorgiana Perino.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA STRA SAN CARLO 2010

La mia gara
Dopo le ripetute di lunedì e mercoledì, ieri non avevo intenzione di gareggiare. Ho cambiato idea in fretta quando mi ha chiamato per telefono Michele dicendomi che sarebbe andato alla gara. Massì, una gara in più non fa certo male... ;-)

Giunto sul posto chiedo lumi relativamente al percorso. Mi assicurano che è praticamente piatto e asfaltato: bene, non potrei chiedere di meglio. In realtà presto mi sarei reso conto che proprio piatto non era. Magari un po' nervosetto in qualche punto, ma non in modo tale da influire sull'andatura media.

Manca ormai un solo chilometro e decido di provare a forzare il ritmo. Effettivamente mi rendo conto di averne ancora: è probabile che nella parte finale mi sia lasciato un po' psicologicamente andare e questo spiega le energie residue. Un ultimo allungo e taglio il traguardo in 29'15". 4'03" il passo medio in gara, segno che in questo periodo i miei tempi sono costanti. Considerando il carico qualitativo prima o poi i miei tempi si dovranno abbassare... ;-)

lunedì 21 giugno 2010

Nel cuore di Rivoli



Seconda edizione per la RUN IN RIVOLI, la corsa a circuito organizzata da Max Strenghetto. Percorso breve da ripetere 3 volte per le donne e 5 per gli uomini. Una prova intensa da correre col fiato sospeso in mezzo alle stradine della Rivoli di via Fratelli Piol.

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE RUN IN RIVOLI 2010

La mia gara
La gara del giorno prima a Giaveno non mi è bastata e così ho pensato bene di andare anche a Rivoli. In realtà non sapevo nemmeno di questa gara, ma durante l'iscrizione di Giaveno ho visto fra gli altri il volantino e mi è piaciuto il fatto che si disputasse su un circuito così breve.

Non trovando praticamente informazioni in rete, immaginavo non ci fossero molti partecipanti. La mia previsione era azzeccata, ma non mi sarei aspettato di vedere così poche persone. Meno male che al solito c'era la Podistica Torino ;-)

Dopo la gara delle categorie giovanili alle 19.30 e quella delle donne mezz'ora dopo, alle 20.30 è l'ora della batteria maschile. Come ho detto prima, i partecipanti erano pochi: effettivamente non avevo ancora mai corso in un gruppo così esiguo. La gara ha inizio e in pratica mi trovo a poca distanza dai primi.

L'unica salita, quella di via Piol, non è molto lunga ma sembra lasciare il segno nelle gambe. Forse sono partito un po' forte, forse non era proprio giornata, forse avrei avuto bisogno di un percorso più piatto... Sta di fatto che non sono mai riuscito a fare variazioni di ritmo significative. Mi pareva di essere in balia del percorso, incapace di reagire con una qualche forma di consapevolezza ai punti che richiedevano cambi di ritmo.

Finalmente arriva il quinto e ultimo giro, faccio l'ultima volta la salita e poi discesa e pianura con qualche curva a gomito. E' proprio nelle ultimissime battute di gara che mi sorpassa il buon Gian Carlo. Gli sto dietro ma nel finale la mia reazione serve a poco. Alla fine ho comunque corso i 5,5 km del percorso al ritmo di 4'02" al km, ma che fatica! Soprattutto dal punto di vista psicologico...

La gara l'ha vinta il buon Mouississa, che al solito non ha resistito a fare il suo siparietto. Questa volta, invece di correre all'indietro come le aragoste, si è fermato al quarto giro facendo finta di credere di aver terminato la gara. Agli immediati incitamenti del pubblico a ripartire ha concluso anche il quinto giro andando a vincere con buon margine sul secondo. Certo che, ad essere più veloci di lui, ci sarebbe da sorpassarlo verso il termine della gara, fermarsi a soffiare il naso e ad allacciarsi le scarpe, farsi sorpassare e poi riprenderlo giusto sul traguardo. A quel punto ci si potrebbe voltare verso di lui fingendo di sbadigliare per la noia... ;-)

Ah, dimenticavo... Ospite d'onore e partecipante d'eccezione l'oro olimpico nella maratona di Seul 1988, Gelindo Bordin, a cui non ho potuto fare a meno di chiedere una foto :-D

sabato 19 giugno 2010

Percorso pazzo a Giaveno



Serale breve e frizzante a Giaveno, che giovedì ha ospitato la quarta edizione della NOTTURNA DEL CENTRO STORICO. Buona la partecipazione in una gara dove a stupire è stato in primis il percorso, dislocato in mezzo alle strette vie nel cuore della cittadina.

Doppietta del CBR Borgaretto in campo maschile con Massimiliano Di Gioia che va a precedere Nicola Grieco. In terza posizione Matteo Martini. Ottima prova di Federica Viano che comanda la classifica femminile con un marcato distacco su Cinzia Allasia e Laura Rao, quest'ultima tallonata da una Federica Blandino in progressiva rimonta.

CLASSIFICA (redatta da Gian Carlo Roatta):
CLASSIFICA NOTTURNA DI GIAVENO 2010

La mia gara
L'idea iniziale era quella di gareggiare a Bairo, meta della mia squadra. Il fatto è che, non trovando compagnia per il viaggio, avrei dovuto farmi 80 km da solo in macchina per raggiungere la locazione. A quel punto ho scelto la più vicina Giaveno.

Una volta a Giaveno, ho chiesto informazioni su dove fosse collocato il ritrovo, ma non ce n'era bisogno. Anche da lontano non ci si poteva non accorgere della scintillante macchia arancione della Podistica Torino. Inutile dire che proprio a loro è andato il premio per la società più numerosa.

Effettuata l'iscrizione, dopo un breve riscaldamento mi sono posizionato sotto lo striscione di partenza. Si cominciava subito con una salita giusto per prendere confidenza... ;-) Da lì in poi era un susseguirsi di salite, discese e curve a gomito negli stretti vicoli del centro.

Curve e saliscendi parevano innumerevoli, guardo il satellitare e vedo che non è passato nemmeno un chilometro! Fortuna vuole che la seconda parte del percorso fosse quasi tutta discesa. Naturalmente per affrontarla al meglio era necessario disporre di una sufficiente freschezza di gambe.

L'unico rammarico è quello di non aver forzato il ritmo nell'ultima discesa; non mi ero accorto che la gara era ormai terminata. E dire che il secondo giro era identico al primo!

Il responso del satellitare è il seguente:

DISTANZA: 5622 metri
VEL. MEDIA: 4'07" m/km
TEMPO: 23'09"

Dopo la gara, vista l'ora, ho deciso di approfittare del buono pasto gentilmente offerto insieme all'iscrizione. Il menu comprendeva: due fette di pane, una di prosciutto, una di mortadella, due di salame, due spicchi di formaggio, una bottiglietta d'acqua e un buon bicchiere di vino. Aver saputo mi sarei fermato ancora perché mi han detto che più tardi tutto quello che era stato avanzato è stato spazzolato dai podisti rimasti. Pazienza! Sono andato a casa e ho scaldato due pizzette al microonde per completare il pasto ;-)

Certo che chi è abituato a fartlek collinari brevi dev'essersi divertito abbastanza. Gli altri un po' meno... ;-) E' comunque un'esperienza da ripetere. Correre nelle viuzze di un centro storico ha un fascino impagabile.

giovedì 17 giugno 2010

ROYAL ULTRA SKY MARATHON



Domenica a Candiolo ho avuto modo di conoscere Stefano Roletti, ideatore e organizzatore con i Baltea Runner di una delle gare più affascinanti del calendario: la Royal Ultra Sky Marathon del Gran Paradiso.

Stefano, come va il conto alla rovescia per il 25 Luglio?
Bene, abbiamo già in casa il numero di partenti dell'anno scorso e manca ancora più di un mese.Mi ha colpito che i primi due iscritti sono stati un giapponese e un inglese; ora le iscrizioni arrivano da tutto il Nord Italia; tra le prime iscrizioni quasi tutte le conferme di chi ha partecipato nel 2008 e 2009.Penso che sia una delle gare più belle di tutto l’arco alpino, sconosciuta.Siamo partiti da poco, stiamo crescendo e sono sicuro che diventerà una delle gare più simboliche della disciplina della corsa in montagna.

Come è nata questa idea e come avete ottenuto il permesso dal Parco Nazionale del Gran Paradiso?
Nel Gran Paradiso mancava una grande gara e per di più il Gran Paradiso possiede lo straordinario patrimonio delle Strade Reali di Caccia, che sono un segno che non poteva che essere ispirazione per una grande gara. E da lì, con un po’ di sogno e un po’ di coraggio, è nata la Royal, naturale evoluzione in lungo della tradizione delle marce alpine.

Il Parco ha capito da subito lo spirito veramente selvaggio della nostra gara e quindi ha accolto con favore questa iniziativa.

Che caratteristiche ha la gara?
È certamente molto impegnativa. Non solo per la lunghezza di quasi 54 km e un dislivello positivo di 4.000 metri. C'è dell'altro: lo chiamerei il “fattore ingaggio”, come si usa nelle grandi ascensioni dell'alpinismo. Passato il Colle dei Becchi, che recide i contatti con la zona di partenza, e prima di arrivare alla diga del Serrù, che avvicina all'area di arrivo, il concorrente si trova nella pancia della montagna, gli unici riferimenti rimangono i posti di ristoro, in un territorio grandioso e emotivamente incombente, affrontando km e km di solitudine. Sopra la testa i 4000 m della parete sud del Gran Paradiso con le guglie del “Castello Incantato” della Via Vaccarone.

Da non trascurare anche l'altezza media, quasi sempre tra i 2.300 ei 3.000 metri. Siamo nel vero deserto dell'alta montagna. Ci vuole gente allenata ma anche tranquilla e matura, che conosce o ha letto con molta attenzione il percorso di gara, che sa gestirsi. Comunque ci saranno sei posti di ristoro a scongiurare qualsiasi pericolo di crisi di fame. Ovviamente in quota, sui passi, rimarranno numerosi nevai, non pericolosi, da attraversare direttamente.

Faremo un gran lavoro di ricognizione e segnalazione del percorso con centinaia e centinaia di bandierine.

Rischi meteorologici?
L’ultima settimana di Luglio è quella che i francesi chiamano del “beu fix”, alta pressione stabile. In ogni caso, se ci fosse qualche accenno di perturbazione la gara verrebbe immediatamente sospesa.

E dal punto di vista logistico?
Come si sa la gara parte dalla diga del Teleccio nel vallone di Piantonetto e arriva dopo 53,9 km a Ceresole prima spostandosi verso Ovest e poi verso Est, nel versante Sud (quello piemontese) del Gruppo del Gran Paradiso.

Garantiamo perciò un servizio di navetta che, a gara ultimata, permetta di recuperare l'auto alla diga del Teleccio.

Direi anche che è consigliabile pernottare in loco per essere freschi alla partenza prevista alle 7 di mattina. Abbiamo stipulato una convenzione con l’Albergo La Cascata di Noasca. con 35 euro cena dormire e prima colazione, con cibo adeguato alla gara.

Lì è previsto il raduno principale per i concorrenti che vengono da lontano. Lì ci incontreremo alla sera per un pre briefing e conoscerci prima di iniziare l'Avventura.

Chi vorresti invitare ?
Guarda, capisco che c’è una forte barriera psicologica da superare, e meno male che c’è. Quelli che fanno le classiche corse in montagna non hanno alcun problema, basta solo che non vadano a tutta.

Io inviterei tutti quelli che salgono in montagna a correre per sognare, per muoversi liberi e per sentire il selvaggio dell’alta montagna. Mi piace pensare allo spirito di chi volava su e giù per la Punta di Quinzeina, gara mitica ormai entrata nell’elenco delle gare eroiche dei pionieri della corsa in montagna.

I trailisti non avranno particolari problemi, soprattutto quelli che amano la montagna e non solo le distanze lunghe. In ogni caso noi ci teniamo nel campo del fattibile e non dell’estremo gratuito.

E poi mi piace sottolineare che la Royal ha qualcosa di esclusivo, di irripetibile: si volge nel Parco del Gran Paradiso, uno dei santuari della natura tra i più belli e famosi delle Alpi.

Forza e coraggio!

lunedì 14 giugno 2010

Pieno di partecipanti alla StraCandiolo



Abdelhadi LAAOUINA è stato il più veloce a Candiolo, dove stamattina si è disputata per l'undicesimo anno consecutivo la stracittadina che raccoglie fondi per la ricerca sul cancro. In seconda posizione Bruno SANTACHIARA che ha preceduto Nicola CIAVARELLA. La giovane e velocissima Virginia ABATE conquista il trofeo femminile davanti ad Antonella GATTI e Grazia CAMMALLERI.

Grandissima la partecipazione considerando che sono stati più di 700 gli atleti a tagliare il traguardo.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA STRACANDIOLO 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE STRACANDIOLO 2010 (1)
FOTOGRAFIE STRACANDIOLO 2010 (2)

La mia gara
A dire il vero il programma di squadra prevedva la gara di Alice Superiore ma, considerando il tracciato nervoso e la distanza da casa, ho preferito la vicina Candiolo.

Otto chilometri da volantino (quasi nove nella realtà) piatti e veloci. Sulla carta un tracciato dove credevo di rendere al meglio. In realtà non sono stato molto veloce, o almeno non veloce quanto speravo. Probabilmente la magia del miglioramento progessivo di queste ultime settimane è terminata: prima o poi dovevo aspettarmelo.

Forse più che di miglioramento dovrei parlare di risveglio primaverile del mio corpo (guarda un po' la coincidenza con la stagione... ;-)) Si è trattato piuttosto di un ritorno allo stato di forma. Personalmente non mi sono fermato a osservare il cambiamento ma sono stato costante negli allenamenti, quindi credo che tra un po' dovrei raccogliere il risultato delle mie fatiche chilometriche.

venerdì 11 giugno 2010

L'ora delle serali



Passato l'inverno caratterizzato dal freddo e accompagnato dal letargo di qualche podista, passata la primavera scandita dal risveglio della natura, ora si entra nella stagione estiva. Il calendario non parla ancora di estate, ma il clima ogni giorno più caldo ci fa capire che il passaggio è oramai imminente.

Le gambe, prima intorpidite dal freddo, rivendicano l'esigenza di una maggiore attività. Non ci basta più gareggiare la domenica mattina; adesso sentiamo il bisogno di confrontarci anche durante la settimana.

Quale occasione migliore, dunque, delle competizioni serali? Dopo un'intensa giornata di lavoro permettono di scaricare la tensione accumulata seduti dietro la scrivania. Sono brevi e pertanto veloci, utilissime per migliorare l'andatura senza far pesare troppi chilometri sulle gambe. E poi, rappresentano un'ottima alternativa agli allenamenti in solitaria, resi piuttosto indigesti dalla calura e dall'afa.

Non resta allora che scegliere fra le tante previste dai calendari.

mercoledì 9 giugno 2010

Caporaso: 700 km in 7 giorni



Sì, avete letto proprio bene. E' quello che tenterà di fare Enzo Caporaso, classe 1959, dal 13 al 19 giugno per entrare di nuovo nel Guinness dei Primati. Cento chilometri al giorno per sette giorni di fila.

Per chi non lo conoscesse Enzo Caporaso aveva già compiuto un'impresa da record due anni fa quando aveva corso 51 maratone in 51 giorni di seguito, scalzando dal podio l'ex primatista Dean Karnazes.

Se già la prima sfida non era facile, questa volta le cose si complicano ulteriormente. Il chilometraggio giornaliero è alto e il recupero fra le prove molto breve. Ma certamente Caporaso, reduce dall'esperienza precedente, avrà fatto bene i conti e si presenterà al via preparato.

domenica 6 giugno 2010

Maurizio Wood primo a Piossasco



Archiviata la XVIII edizione della CAMMINATA PER LA VITA, la nove chilometri di corsa fra le impegnative vie piossaschesi. Un percorso certo non noioso, ricco di saliscendi e ottimo banco di prova per testare la propria condizione su terreno collinare.

Maurizio Wood, uomo di riferimento dell'Atletica Settimese, impone il proprio ritmo e va a guadagnare la meritata vittoria. Seconda posizione per il compagno di squadra Adriano Nicolelli mentre Francesco Romeo chiude il podio. Vittoria facile in campo femminile per Claudia Spano mentre più combattuta è la lotta per la seconda posizione con Beatrice Di Stolfo che supera nelle ultime battute di gara Tiziana Caruso.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA PIOSSASCO 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE PIOSSASCO 2010 (1)
FOTOGRAFIE PIOSSASCO 2010 (2)

La mia gara
Davvero impegnativo il percorso di Piossasco. Nove chilometri e passa di saliscendi che richiedono di essere affrontati con un po' di attenzione. Pensavo che la mia fosse sufficiente ma forse ho sopravvalutato le mie possibilità odierne. E dire che non sono partito forte; il percorso lo conoscevo e sapevo che in salita bisognava dosare le risorse con accortezza.

Già al quarto chilometro ero un po' in crisi. Ad un certo punto mentre salivo lungo il tratto di sterrato vedo un tizio con addosso la divisa della mia squadra sdraiato a terra. E' Fausto che non riesce a muoversi per un problema al ginocchio. Chiaramente mi fermo cercando di capire cosa posso fare, ma poi sopraggiunge un altro atleta che mi dice che lo assiste lui e di riprendere a correre. Anche Fausto mi invita a non preoccuparmi e insiste perché torni a correre. Riprendo la mia faticosa corsa promettendomi di avvisare qualcuno appena possibile.

Ad un bivio vedo un addetto al percorso insieme ad un poliziotto. Mi fermo e gli spiego velocemente del problema di Fausto e che probabilmente sarà necessario andare a recuperarlo con un veicolo. Subito dopo riprendo la gara sperando che il traguardo sia vicino. Manca ancora un po', forza!

Dopo il settimo chilometro il percorso riporta al tratto iniziale, dove i lunghi tratti di discesa dovrebbero aiutare a forzare un po' il ritmo. Se fossi stato più in forma avrei potuto cercare di guadagnare terreno, ma le gambe non sembravano del mio stesso parere. Termino la mia prova in 42'13" (soste comprese) non molto soddisfatto della prestazione ma non si può essere sempre in forma... ;-)

Un po' dopo il mio arrivo l'ambulanza riporta alla partenza Fausto con il suo ginocchio dolorante. Non mi stupirei se fra due settimane lo vedessi tirare di nuovo davanti a me come se nulla fosse successo. Comunque gli faccio un grosso in bocca al lupo perché si ristabilisca il più presto.

Sono rimasto molto soddisfatto del ristoro, che prevedeva panini, pizza, the, integratore e addirittura insalata di riso. Tutto a volontà! :-D

E dire che prima di gareggiare pensavo di battere in casa il buon Fabio (Atl. Piossasco) e, invece, è lui che mi ha rifilato ben due minuti! Beh, la gara è stata interessante come allenamento collinare ma assolutamente da dimenticare come prestazione!!!