martedì 31 luglio 2007

Biella-Oropa



21 luglio 2007

Finalmente mi sono tolto la soddisfazione di correre la Biella-Oropa. Il tracciato, sebbene tutto su asfalto, si è rivelato abbastanza impegnativo, vuoi per l'afa estiva, vuoi per il forte dislivello.

Dalla gara ho capito che una pendenza del genere, anche su asfalto, va preparata in modo più specifico. L'allenamento in salita a Trana della settimana precedente mi è stato sicuramente d'aiuto, ma non era sufficiente per una competizione del genere.

Ma veniamo alla gara. La partenza, presso i giardini pubblici di via Lamarmora di fronte alla sede dell'ATL, è avvenuta alle 17.30 di un pomeriggio caldo ed ha visto schierati 301 partecipanti, solo cinque dei quali si sono ritirati.

Percorso un brevissimo tratto in pianura, il gruppo si è trovato subito ad affrontare la salita. Il percorso scelto dall'organizzazione passa per la frazione di Favaro, cosicché il traffico è stato deviato sull'altra strada.

Ho cercato di trovare subito un gruppetto di podisti che avessero un passo compatibile con il mio; mai e poi mai avrei voluto affrontare la salita in completa solitudine.

In mezzo a tanto caldo, non sono comunque mancate le occasioni di rinfrescarci. Qualche abitante del posto ha pensato bene di allietare i podisti spruzzando acqua con la gomma. Inoltre, i ristori erano in numero più che adeguato.

Ecco la classifica dei primi dieci arrivati:

1. EL HACHIMI ABDELHADI (ATHLETIC TEAM) 47:55
2. VACCINA TOMMASO (C.U.S. PAVIA) 48:31
3. RACCHI EL MOSTAFA (POD.TRANESE UNIONE INDUSTRIALE) 49:23
4. ACHAB CHERKI (N. ATL.) 49:23
5. BATTELLI PAOLO (CALCESTRUZZI CORRADINI EXCELS.) 49:52
6. ACCATINO ALBERTO (UNIONE GIOVANE BIELLA) 50:05
7. BIANCO FRANCESCO (C.R.C. ALPIGNANO) 50:51
8. CERVA PEROLIN LUCA (LIB. FORNO SERGIO BENETTI) 52:52
9. CESSELLI ANDREA (LIB. FORNO SERGIO BENETTI) 53:02
10. MAIORANO GERARDO (G.S. DAINI CARATE BRIANZA) 53:26

Qui sotto, le prime dieci donne al traguardo:

1. DI SESSA TIZIANA (ATL. APUANA FEMMINILE) 59:22
2. RINALDO MAURA (ATL. APUANA FEMMINILE) 1:00:43
3. BOTTINELLI MONICA (CO-VER SPORTIVA MAPEI) 1:00:53
4. MONTONATI ADELE (ATLETICA 3V) 1:02:33
5. NUVOLI VERONICA (GRUPPO AMICI CORSA) 1:02:41
6. GARIGLIO MARTA (AMD SPLENDOR COSSATO) 1:03:31
7. GARELLI ANNA MARIA (A.S.D. DRAGONERO CARAGLIESE) 1:05:07
8. ZEROUAL WARDA (UNIONE GIOVANE BIELLA) 1:06:23
9. MAESTRONI DANIELA (A. S. D. CADDESE) 1:06:47
10. LUCCO BORLERA SABRINA (G.S. DILET. CBR BORGARETTO 75) 1:07:09

Il tempo del primo assoluto è di 47'55'' e stabilisce il nuovo record. Il mio tempo finale è di 1h 11m 27s (129° classificato), con un distacco di quasi 24 minuti dal primo assoluto: bella differenza! Poco dopo il mio arrivo, le nubi minacciose che sovrastavano il santuario hanno deciso di sfogare la loro rabbia sulla coda del gruppo. Lungi dall'averla scampata, nel tratto che separava l'arrivo dalla chiesa maggiore, dove avevo parcheggiato la macchina, sono comunque riuscito a infradiciarmi quel che basta.

venerdì 27 luglio 2007

Il rolfing

In uno degli ultimi post ho fatto una breve introduzione al metodo Feldenkrais. Parallelamente ad esso, si è sviluppato un altro sistema di intervento sulla postura del corpo umano, il Rolfing.

Biografia di Ida Rolf

Qui sotto riporto una breve biografia dell'ideatrice di tale metodo, tratta da http://it.wikipedia.org/wiki/Ida_Rolf:

"Ida Rolf è cresciuta nel Bronx di New York. Studiò biochimica presso la Columbia University. Concluse gli studi nel 1920 come una delle prime donne con un dottorato in biochimica. Nei dodici anni seguenti lavorò al Rockefeller-Institute, inizialmente nel reparto di chemioterapia, più tardi nella divisione di chimica organica. Raggiunse infine il rango di una '"Associate'" all'Istituto. Come scienziata studiò prevalentemente le proprietà del tessuto connettivo umano.

Come passatempo si occupava di Yoga, Osteopatia e Omeopatia. Questo, da una parte per interesse professionale, dall'altra per curare malattie croniche in famiglia (poliomielite). Cominciò a consigliare persone con malattie croniche e lavorò terapeuticamente con loro. Con gli anni scoprì che le manipolazioni del tessuto connettivo riescono a modificare notevolmente la struttura del corpo umano e quindi ( fra l'altro) la postura e i movimenti spontanei.

Inizialmente tramandò queste sue esperienze esclusivamente a medici interessati. Alla metà degli anni '60 Ida Rolf trattò Fritz Perls, l'ideatore della Terapia Gestalt. Lo stesso la invitò a lavorare a Esalen (la "Mecca" del Human Potential Movement). Cominciò con la formazione di allievi ed integrò il proprio metodo nella psicologia umanistica.

Da quel momento, il Rolfing prese piede negli Stati Uniti e nel 1973, Ida Rolf fondò in Boulder/Colorado il "Rolf Institute of Structural Integration" come scuola e organizzazione professionale.

Ida Rolf morì nel 1979 all'età di 83 anni."

Il metodo

Dal sito http://www.rolfing.it/ si legge:

"Il Rolfing è un metodo di lavoro corporeo che si sviluppò negli anni 1940 e '50 negli Stati Uniti grazie alle intuizioni della Dr. Ida Rolf. Oggigiorno mantiene una posizione di rilievo nel campo delle cure del corpo che condividono una visione olistica della persona.

Il Rolfing è un metodo che può essere utilizzato non solo per trattare problemi strutturali esistenti (che si manifestano con mal di schiena, dolori cervicali, instabilità delle caviglie, periartriti scapolo-omerali, ecc.), ma anche come approccio preventivo per aiutare a mantenere e migliorare il proprio stato di benessere.La Dr. Ida Rolf fu una pioniera per i suoi tempi. Comprese che c'è una correlazione fondamentale tra la forza di gravità e il funzionamento armonico del sistema locomotore umano.

Il tessuto connettivo riveste un'importanza centrale per il suo metodo, che lei stessa definì "Integrazione Strutturale" e ribattezzato "Rolfing" dai suoi allievi. Il successo ulteriore che il Rolfing conquistò dipese dal fatto che ella riuscì a incorporare creativamente le intuizioni psicoterapeutiche del suo tempo con questa nuova forma di intervento corporeo".

Ancora dal sito:

"A chi si rivolge il Rolfing? A chiunque soffra di risentimenti a carico della colonna vertebrale, di affezioni artrosiche o di problemi legati al corretto mantenimento della postura eretta, a chiunque voglia migliorare le proprie performance atletiche, la propria flessibilità, a chiunque voglia "sentire" di più il proprio corpo, conoscerlo, viverne meglio le emozioni, o ritardarne i processi di invecchiamento, a chiunque..."

Per ulteriori informazioni:

mercoledì 25 luglio 2007

Gara di Villanova Canavese



19 giugno 2007

Ed eccomi alla seconda competizione serale a cui ho preso parte. La serata è abbastanza afosa, tempo non ideale per correre. Fortunatamente, il percorso è breve (8,2 km) e pianeggiante.

Alla partenza vedo che i partecipanti non sono molti, ma, comunque, in numero sufficiente per non farmi qualificare... Un attimo prima dello sparo arrivano il presidente della squadra e il figlio, appena in tempo!

Non ho nessuna particolare osservazione da fare sulla mia condotta di gara: al solito ho preferito non esagerare in partenza e dosare lo sforzo in progressione sul tracciato, aumentando il ritmo verso la fine. Tale condotta, peraltro, non mi ha evitato di patire la fatica ed il caldo.

Il mio tempo finale è di 35'15". Primo classificato, il fortissimo Luca Cerva della Libertas Forno.

Dopo la competizione, ho partecipato con i miei compagni di squadra alla cena organizzata per i podisti. Un'osservazione: non sarebbe male mangiare qualcosa di più digeribile, specie dopo una gara!

lunedì 23 luglio 2007

Le gare della settimana

Notturna a Ceretti

26 luglio 2007

Appuntamento a Ceretti, frazione di Front, giovedì sera alle 20.30 in piazza San Domenico. La gara, organizzata dalla società Libertas Forno "Sergio Benetti" in collaborazione con l'A.R.C. (Associazione Ricreativa Cerettiese), è valida come prova del XXIX campionato podistico canavesano Fidal. Il percorso è di tipo collinare ed ha una lunghezza di circa 6100 metri.

Nella categoria maschile degli assoluti, il primo riceverà come premio, oltre ad un buono benzina del valore di 80 euro, un attestato in pergamena naturale mignato a mano. Il primo di ogni categoria, invece, avrà come premio un cestino gastronomico.

Prevista, per chi fosse interessato, una cena del podista.

Per ulteriori informazioni:

sig. Tiziano Bianco tel. 011 9243509
sig. Daniele Bonino tel. 011 9243243 (ore serali)

venerdì 20 luglio 2007

Stracandiolo



17 giugno 2007

Grande partecipazione di podisti, così come ci si aspettava dalle previsioni, a uno degli eventi che va a chiudere la prima parte della stagione podistica amatoriale. La partenza è presso l'IRCC (Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro) di Candiolo. Come ogni anno, il ricavato della gara sarà devoluto in beneficienza per la ricerca sui tumori.

Fortunatamente, il parcheggio non manca e l'organizzazione ha provveduto a posizionare in prossimità dei parcheggi degli addetti per dare indicazioni su dove posteggiare l'auto.

Ottima la partecipazione tenendo conto anche del fatto che, con una giornata nel week-end così bella, uno delle prime domeniche non a rischio pioggia, non pochi avranno approfittato per prendersi una parentesi di relax e andare al mare.

Alla partenza, valutando male la mia posizione nello schieramento, mi accorgo di essere molto indietro e, infatti, i primi passi li muovo quasi camminando. Altro che correre! Una volta sul rettilineo, mi sposto sulla sinistra del serpentone di atleti e recupero qualche posizione. La giornata è calda e soleggiata ma, complici diversi tratti nei boschi, mi sembra di patire meno il caldo rispetto alla settimana precedente a Ciriè.

Al sesto chilometro raggiungo un mio compagno di squadra, Valerio, in difficoltà per il caldo, e proseguo cercando di capire se la lunghezza della gara è di 10 km, come riportato sul volantino, oppure di 8 km come suggerivano altri podisti alla partenza. Poi, quando mi accorgo di correre nuovamente sul tratto iniziale della corsa, capisco che il tracciato effettivamente misura 8 chilometri; magari, penso, hanno voluto accorciare deliberatamente la lunghezza del percorso per far pesare meno il caldo che solitamente si patisce in questo periodo. A tal proposito è da segnalare l'iniziativa dell'organizzazione di inserire ben due ristori durante la gara per aiutare i podisti, soprattutto quelli più in difficoltà per il caldo. Lo spugnaggio alla gara di Ciriè, pur se ben gradito, si è rivelato insufficiente per le esigenze idriche dei partecipanti.

Arrivo all'ultimo chilometro e scorgo dinanzi a me un collega di lavoro, che fa parte dell'atletica Nichelino, e, così, percorriamo insieme il tratto che porta al traguardo.

Ottime impressioni sull'organizzazione e sul ristoro, ricco di panini, biscotti, uova sode e bottigliette d'acqua. Come di consueto, le premiazioni assolute e di categoria sono inframezzate da estrazioni a sorte di altri premi.

Il pacco gara non era certamente ricco, ma bisogna tener conto del fatto che si trattava di una gara per la beneficenza. Almeno questa volta l'organizzazione era giustificata!

Primo assoluto Bruno Santachiara del Runner Team 99, che precede Giorgio Curetti dell'Avis Fossano '75 e Valerio Nicola del Cafasse.

Mi classifico alla posizione 203, trentacinquesimo di categoria, su 607 partecipanti: un risultato che dovrò assolutamente migliorare.

Alla prossima!

mercoledì 18 luglio 2007

Il metodo Feldenkrais

Spesso nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro, si trovano, appese ai muri, bacheche piene di ogni sorta di pubblicità e avvisi. A volte sono talmente zeppe di fogli e fogliettini, magari sovrapposti tra di loro, che non badiamo a quello che riportano. Chi vende una moto, chi un'automobile, chi addirittura un camper; oppure, si affittano case al mare o in montagna. O, ancora, si pubblicizzano locali per feste, matrimoni e via dicendo.

Qualche mese fa, proprio sul lavoro, ho letto in bacheca un avviso che riportava come titolo: "Metodo Feldenkrais. Correre con l'intero corpo". Incuriosito, sono andato a leggere per capire di che cosa si trattava.

Dal volantino:
"Il Metodo Feldenkrais è un metodo che, con piacevoli movimenti fluidi e armoniosi, migliora la postura ed elimina rigidità muscolari e dolori articolari. Aiuta la persona a ritrovare elasticità, coordinazione, scioltezza fisica e mentale".

Ancora sul volantino:
"Correre coinvolge tutto di noi ma non sempre la spinta dai piedi arriva fluida alla testa e alle spalle, a volte rallenta dove sono presenti tensioni o blocchi, o quando si respira nel modo meno adatto".

Per ulteriori informazioni:

Silvia:

cell. 349 1515975

Daniele:

tel. 0125 230126
cell. 333 4344624

Dopo una breve ricerca su internet, ho scoperto il sito dell'AIIMF, l'associazione italiana insegnanti metodo Feldenkrais (http://www.feldenkrais.it/). Qui sotto riporto dal sito dell'associazione una biografia sull'ideatore di tale metodo, Moshe Feldenkrais:

"Nato nel 1904 a Baranovitz (Russia), appena tredicenne lascia da solo la casa paterna per trasferirsi in Palestina, dove lavora come pioniere costruendo strade e case, e impara le arti marziali di autodifesa.

Ripresi gli studi in età adulta, nel 1928 è a Parigi, dove si laurea in ingegneria meccanica ed elettrica. Consegue poi un dottorato in fisica alla Sorbona, e collabora come ricercatore con Pierre Joliot-Curie.

Divenuto allievo di Jigoro Kano, ottiene la cintura nera di Judo e fonda il primo club di Judo in Francia. All'invasione tedesca di Parigi nel 1940 si rifugia in Inghilterra, dove lavora per il Ministero della Marina Britannica.

Alla fine della guerra ritorna in Israele. Qui diventa il primo Direttore del Dipartimento Elettronico delle Forze di Difesa dell'esercito israeliano.

Le sue conoscenze scientifiche, la sua formazione nelle arti marziali e un incidente al ginocchio, che gli crea gravi difficoltà, lo portano ad elaborare un metodo pratico di lavoro sul corpo che espone in modo organico, nel 1949, nel rivoluzionario libro "Il corpo e il comportamento maturo".

I suoi punti di vista sull'ansia, sulla depressione, sull'importanza della diramazione vestibolare dell'ottavo nervo cranico sono, oggi, universalmente riconosciuti e accettati.

Dopo anni di lavoro pratico su migliaia di persone, si dedica all'insegnamento del suo metodo in Europa, negli Stati Uniti e in Israele.

Tra i suoi allievi: David Ben Gurion, Margaret Mead, Peter Brook, Yehudi Menuhin, Leonard Bernstein."

Per ulteriori informazioni:

http://www.feldenkrais.it/ (AIIMF - Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais)


Che dire? Le premesse sembrano molto interessanti e varrebbe la pena approfondire l'argomento.

lunedì 16 luglio 2007

Chaberton



Sabato 7 luglio 2007

Il tempo del fine settimana si preannunciava bello e così non ho resistito alla tentazione di salire su una delle mie vette preferite. No, non intendo di corsa, come due skyrunner che ho incontrato sul percorso, ma da semplice escursionista.

E' la terza volta che salgo sullo Chaberton. E, come le precedenti, anche questa volta scelgo di partire dalla frazione di Fenils (1276 metri s.l.m.), posta sulla statale 24 pochi chilometri dopo Oulx. Questa è la ex strada militare ed è, tra l'altro, l'unica percorribile in mountain bike; ma penso che siano davvero pochissimi quelli in grado di giungere in vetta seduti sul sellino.

Trovo che il mattino abbia un sapore particolare. L'aria fresca, il cielo particolarmente limpido e il silenzio della natura creano un'atmosfera splendida per chi vuole passeggiare in montagna. Così, decido di puntare la sveglia presto, alle 4.50 del mattino! Ma il risveglio non è affatto doloroso e così alle 5.30 sto già uscendo in macchina dal garage. Arrivato a Oulx, faccio colazione con brioche e cappuccino in una caffetteria-pasticceria di mia conoscenza e poi riprendo la strada per andare a Fenils.

Come attrezzatura, ho scelto di portarmi dietro, per la prima volta, lo zaino idrico. La sacca d'acqua ha una capacità di due litri, capienza che reputo sufficiente per le mie esigenze idriche. Almeno così ero convinto prima di partire. Per precauzione, ho preferito aggiungere una bottiglietta da mezzo litro inserita in un marsupio legato alla vita. Dietro con me, ho portato anche la mia macchina fotografica digitale Canon EOS 400D con montati l'obiettivo 18-55 standard ed il battery pack; il tutto inserito nel marsupio più piccolo che sono riuscito a trovare in commercio.

Parcheggiata la macchina in un piccolo spiazzo prima che inizi lo sterrato, comincio a camminare. La giornata è davvero stupenda: il cielo, di un azzurro intenso, non mostra segno alcuno di perturbazione. E' la prima giornata di quest'estate, almeno per quanto riguarda il fine settimana, con un cielo così pulito. Dopo circa una mezz'ora raggiungo la frazione "Pra Claud", posta a 1589 metri s.l.m.: è questo l'ultimo accesso dove è possibile posteggiare l'auto.

Su tale percorso incontro poche persone. Del resto, la strada che ho scelto è quella meno battuta a piedi, non per la difficoltà a percorrerla, ma per la sua lunghezza: ben 1800 metri di dislivello!

Durante il tragitto mi fermo non poche volte a fare degli scatti al panorama che mi sta intorno. Montagne, rocce, alberi e prati. Non che le due volte precedenti il tempo fosse brutto, ma in quest'occasione è davvero da cartolina.

Quando arrivo al colle dello Chaberton, incontro, sparpagliati lungo il tragitto, una cinquantina di ragazzi e ragazze che salgono in cima, radunati da una gita organizzata da qualche parrocchia. Complimenti davvero ai parroci che sono riusciti a convincere così tanti giovani a fare tutta quella strada in montagna. Certo, anche dai commmenti che più tardi ho sentito loro fare, credo che la soddisfazione del paesaggio ammirato li abbia ampiamente ripagati dello sforzo fatto per colmare un tale dislivello.

Dal colle in poi proseguo in vetta senza difficoltà. Il cielo è sempre pulito e lo sarà anche nel pomeriggio. Il vento, però, mi costringe a coprirmi con la giacca che prudentemente mi sono portato dietro. Alle 11 raggiungo la sommità del monte e mi fermo un'ora e mezza a mangiare e fare fotografie alle batterie.

Rifocillato e riposato dalla salita, alla mezza scendo per la strada del ritorno. Durante la camminata, incontro non pochi ciclisti intenti a spingere le loro biciclette. Complimenti anche a loro per la determinazione nel voler raggiungere la meta. A circa metà strada mi rendo conto, però, che mezzo litro d'acqua in più non avrebbe guastato: ne terrò conto la prossima volta, preventivando 3 litri da portarmi dietro. E pensare che ne consigliavano uno e mezzo!

Poco dopo aver superato Pra Claud, incontro un gregge di pecore davvero numeroso e, così, approfitto per fare ancora qualche scatto. Rimpiango il non essermi portato dietro anche il teleobiettivo: sarei riuscito ad immortalare gli animali più da vicino.

giovedì 12 luglio 2007

Allenamento in salita a Trana

Nel post di ieri dicevo di voler correre la Biella-Oropa e parlavo della conseguente necessità di preparare il mio fisico allo sforzo in salita.

Ieri ero indeciso se partecipare alla gara di Moncalieri, tra l'altro vicinissima a casa, oppure fare un allenamento in salita. Alla fine ho scelto la seconda opzione e, così, la sera, uscito dall'ufficio, sono andato ad allenarmi dalle parti di Trana, con l'intenzione di fare un allenamento in salita. Come percorso ho scelto la strada asfaltata che porta alla cappella della Colletta, percorrendola da Giaveno. E' possibile raggiungere la stessa destinazione anche da Piossasco e Cumiana.

Fortunatamente la pioggia di maggio e giugno sembra aver dato una tregua e, così, sono riuscito a correre con un tempo sereno, senza rischiare di essere investito da qualche acquazzone inopportuno. Ormai siamo in pieno luglio e penso che l'estate abbia raggiunto il suo periodo di alta pressione stabile.

L'allenamento mi serve anche come test valutativo in vista della competizione della settimana prossima, giusto per avere una vaga idea di che cosa sono capace di fare in salita e di che passò mi converrà tenere il 21 luglio.

Per arrivare a Trana ho seguito la statale per Bruino e Sangano. Una volta arrivato alla curva che porta a Trana, ho girato a sinistra sul percorso della "Corsa di Primavera" e della "Corsa d'autunno". Ho parcheggiato in prossimità del bivio Cumiana/Dalmassi, cominciando poi l'allenamento. Sono arrivato alla cappella della Colletta in 13'45'': allora ho deciso di proseguire fino a borgata Verna e dopo 39 minuti di corsa in salita dal bivio ho raggiunto la chiesa di san Bartolomeo a quota 897 metri s.l.m. Da lì sono poi tornato indietro sulla stessa strada impiegando un tempo di 24 minuti per raggiungere il bivio di cui parlavo sopra.

Complice la temperatura fresca - forse era il caso di mettere una maglietta al posto della canottiera! - la salita è stata abbastanza agevole sia per le gambe che per il fiato. Piuttosto, ero convinto di impiegare meno tempo ad effettuare la discesa, ma, evidentemente, la strada che ho percorso non era poca. Arrivato alla macchina, si è poi fatta sentire tutta la stanchezza accumulata nelle gambe, che tremavano leggermente per lo sforzo compiuto. Tale stanchezza è dovuta principalmente al fatto di non essere abituato a percorrere tratti così lunghi in discesa.

Sono comunque molto soddisfatto dell'allenamento, sia per la relativa freschezza provata nell'azione di corsa sia per l'utilità come test in vista della gara di Oropa.

mercoledì 11 luglio 2007

Biella-Oropa: i tempi stringono!

Tra 10 giorni, ho intenzione di partecipare, come avevo già specificato in un altro post, alla Biella-Oropa, una competizione che si svolge prevalentemente in salita per una lunghezza complessiva di 12,2 km.

Il fatto è che, sinora, non ho avuto modo di fare alcun allenamento per prepararmi a tale evento. Non che abbia chissà quali aspirazioni (e possibilità) di classifica, ma so anche che, con un minimo di preparazione, la corsa in salita può rivelarsi meno dolorosa del previsto.

A tal proposito, ieri sera sono andato al boschetto di Nichelino per fare qualche lavoro. Il fatto è che le pendenze presenti sono poche e anche corte. Quindi, mi sono dovuto limitare a ripetere più volte di seguito corti tratti di salita.

Per fare qualcosa di più mirato all'obbiettivo dovrò prendere la macchina e cercare qualche salita che abbia un minimo di pendenza e che sia lunga almeno qualche centinaio di metri.

Vedrò stasera cosa riuscirò a fare.

Un saluto a tutti quanti!

lunedì 9 luglio 2007

Questionario sulla maratona

Ecco 10 domande per verificare quanto ne sapete di maratona:

1) La lunghezza di una maratona è di:
  • 42,200 km
  • 42,195 km
  • 42 km

2) Il record del mondo su questa distanza appartiene a:

  • Kenenisa Bekele
  • Stephen Kerono
  • Paul Tergat

3) Gli unici due italiani ad aver vinto l'oro olimpico sono:

  • Daniele Caimmi e Gelindo Bordin
  • Gelindo Bordin e Stefano Baldini
  • Orlando Pizzolato e Gelindo Bordin

4) La donna detentrice del record modiale di questa specialità è di nazionalità:

  • keniana
  • inglese
  • statunitense

5) La maratona più famosa al mondo è quella di:

  • Berlino
  • New York
  • Parigi

6) Il personaggio dell'antica Grecia le cui gesta hanno ispirato questa manifestazione si chiamava:

  • Filippide
  • Pericle
  • Alcibiade

7) Il record maschile italiano sulla distanza è di:

  • 2.06'34"
  • 2.06'59"
  • 2.07'22"

8) Il record femminile sulla distanza appartiene a Maura Viceconte che l'ha stabilito a Vienna il 21 maggio 2000 con il tempo di:

  • 2.22'47"
  • 2.23'47"
  • 2.25'47"

9) Durante le olimpiadi, la maratona è posta:

  • come gara di apertura dei giochi
  • come gara intermedia dei giochi
  • come gara di chiusura dei giochi

10) La prima maratona delle olimpiadi moderne fu vinta col tempo di 2 ore, 58 minuti e 50 secondi da:

  • Spiridon Louis
  • Dorando Petri
  • Abele Bikila


Cliccando sull'immagine sotto riportata, potrete verificare le vostre risposte:

mercoledì 4 luglio 2007

Finalmente un paio di scarpe nuove!

Finalmente ho comprato un paio di scarpe nuove. Si tratta della Asics Gel 2120 GT. Non trovando nessuna offerta particolare su internet, ho deciso di comprarle in uno di quegli stand che si trovano spesso durante le gare podistiche. Dopo la gara di Ciriè, infatti, un mio compagno di squadra mi ha fatto conoscere il suo "negoziante di fiducia" e così, dopo alcune prove di calzatura, la mia scelta è caduta sulla Asics.

L'acquisto risale ormai a tre settimane fa. Le ho provate sia in allenamento che in gara e la mia impressione è che siano abbastanza comode e più leggere delle precedenti, le New Balance 766.

Nelle foto sotto riportate, potete vedere le scarpe e le calze tecniche che ho ricevuto in omaggio.

martedì 3 luglio 2007

Straciriè

10 giugno 2007




Il notevole caldo non ha tolto la voglia a molti podisti di partecipare a questa competizione ormai classica della provincia di Torino. Poche gare riescono ad attirare un numero così elevato di corridori.

La partenza degli adulti è fissata per le 9.15 a Villa Remmert per questa prova regionale uisp, valida anche per il campionato canavesano uisp.

Il tracciato, lungo all'incirca 10 km, è in prevalenza pianeggiante, con alcuni tratti di salita e di discesa.

Alla partenza mi trovo nel mezzo del gruppo a corricchiare per le stradine, a dire il vero un po' strette, della cittadina. Alla prima salita, poi, il gruppo ha finalmente modo di scompattarsi.

Parlavo prima della giornata calda che c'è stata. Fortunatamente, a metà percorso uno spugnaggio riesce a dare un po' di tregua dal caldo ai podisti. Anch'io decido di prendere una spugna e di strizzarla sul petto e sulla schiena: l'idea non è stata delle migliori in quanto la canottiera è diventata più pesante e mi si è incollata addosso. Inoltre, non sono riuscito a risolvere il problema dell sete: già a metà percorso sentivo la gola secca. E' vero che per gare di questa lunghezza non è obbligatorio organizzare un ristoro, ma, data la giornata particolarmente calda, sarebbe stato l'ideale poter bere un bicchiere d'acqua durante il tragitto.

Verso l'arrivo si ritorna a percorrere le vie fatte all'inizio. Con la differenza che, questa volta, dopo la normale disgregazione del gruppo che avviene durante la gara, era molto più facile percorrerle.

Tempo finale di 41'52''.

lunedì 2 luglio 2007

Le gare della settimana

Vediamo gli appuntamenti infrasettimanali delle corse podistiche.

A spass per le vigne

martedì 3 luglio 2007



Il comune di Bricherasio e l'Avis comunale organizzano la sesta edizione di questa manifestazione non competitiva. Il percorso, con partenza degli adulti alle 20.10 presso la cantina sociale "Il tralcio", si snoda tra vigne, boschi e frutteti. Il costo della gara è di 4 euro.

Chi vuole, dopo la corsa, potrà scegliere fra una cena del podista a 10 euro o una pizza del podista a 7 euro.

Per ulteriori informazioni contattare i numeri di telefono sotto riportati:

0121 598403
0121 598468
0121 321382 (ore ufficio)