martedì 28 settembre 2010

StraLugano 2010



sopra: un momento della partenza della 30 km

Domenica 26 settembre 2010 Lugano ha festeggiato la quinta edizione dell'omonima stracittadina. Pieno di partecipanti su entrambe le distanze, 10 e 30 km, in una giornata di festa e allegria dove il bel tempo ha fatto da cornice alla manifestazione.

I primi a partire sono stati gli atleti iscritti alla 30 km, gara in cui il marocchino Rachid Kisri ha messo tutti in riga giungendo al traguardo in 1h30'32". Passano cinque minuti e il connazionale Benazouz Slimani, vecchia conoscenza del podismo piemontese per la sua lunga militanza nella Tranese, si aggiudica per una manciata di secondi la seconda posizione su Edwin Kibowen. In campo femminile la bergamasca Eliana Patelli vince di misura Nancy Koech. Più staccata Prisca Kiprono.

La prova breve, quella da 10 km, è stata vinta con grande merito dal giovane Abraham Eshak, classe 1985, che ha condotto la gara solitario facendo arrestare il cronometro sull'ottimo tempo di 30'24". A quasi tre minuti di distanza l'italiano Rossano Gervasini che è riuscito a tenere dietro di sè Jonathan Stampanoni. Fra le donne la più veloce è stata Jennifer Moresi che ha concluso la sua prova in 38'18" staccando di una quindicina di secondi Rosalba Rossi. Terza posizione per Stefania Lupatini.

CLASSIFICA:

CLASSIFICA STRALUGANO 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE STRALUGANO 2010 (1)
FOTOGRAFIE STRALUGANO 2010 (2)

sabato 25 settembre 2010

CORRI A SAN MATTEO 2010



551 classificati alla CORRI A SAN MATTEO, l'ormai classica prova su strada settembrina che anima le vie di Nichelino.

La vittoria maschile è stata appannaggio del Borgaretto con Nicola Grieco che ha preceduto il compagno di squadra Salvatore Ciantia. In terza posizione il susino Gioacchino Sciarrotta. I colori del Borgaretto hanno tinto di blu anche il gradino più alto del podio femminile: Antonella Gatti ha infatti condotto la gara mettendo dietro di sè Grazia Cammalleri e Manuela Andreone.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA CORRI A SAN MATTEO 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE CORRI A SAN MATTEO 2010 (1)
FOTOGRAFIE CORRI A SAN MATTEO 2010 (2)
FOTOGRAFIE CORRI A SAN MATTEO 2010 (3)

giovedì 23 settembre 2010

GIRO DEL BELVEDERE 2010



Si è disputato giovedì 2 settembre 2010 il GIRO DEL BELVEDERE a Bricherasio (TO). Ottima la partecipazione soprattutto grazie l'impegno pubblicitario di Claudio Merlo. Leggiamo insieme il Comunicato stampa:

"GIRO DEL BELVEDERE" Bricherasio (To) Giovedì 02.09.010

In 462 su e giù per la collina del Castello guidati da Ioan MAXIM e Giorgia MORANO

Malgrado la concomitanza con altre due manifestazioni analoghe, in località relativamente vicine, in 462 ( 80 giovanili, 86 camminatori e 296 podisti corridori) si sono presentati al via della VII edizione del Giro del belvedere” a Bricherasio (To).

La manifestazione, promossa dall'Avis di Bricherasio per sensibilizzare al dono del sangue e diffondere la pratica dell'attività ludico-motoria, è una podistica non competitiva con camminata libera a tutti e corsa provinciale giovanile su strada. L'organizzazione è dell'Atletica Val Pellice con l'appoggio della Podistica None, la collaborazione dell'AIB Protezione Civile di Bricherasio, della ASD Ciclistica e del gruppo Eco Quad, l'approvazione Fidal e Uisp ed il patrocini della Regione, della Provincia,del Comune e della Comunità Montana.

Alle 18,50 i mini esordienti si sono impegnati sul percorso ludico-ginnico, alle 19 sono partiti i camminatori tra cui un gruppetto di praticanti la camminata veloce tra cui tre istruttori Fitwalking, dalle 19.05 le varie categorie giovanili ed alle 19.30 la corsa non competitiva di circa 6.500 mt. (due giri di un percorso collinare panoramico e con diversi saliscendi). I primi delle varie categorie giovanili sono stati: Es.C Rosso Michele (Buschese), Saretto Sonia (Val Pellice); Es.B: Merlo Alessandro (Ist. Caffaro); Bouchard Noemi (Val Pellice). Es.A: Saretto Francesco (Val Pellice); Patroncini Stella (Atl. Cuneo), R/i: Breusa Francesco (G.S. Agnelli); C.i: Colobon Carlos (Valle Varaita); Mascmevicia Reicela (Atl: Cuneo).

Nella corsa non competitiva dopo una regolare partenza il folto gruppo comincia a sgranarsi attraversando la piazza e subito dopo forma un lungo serpentone sui tre tornanti che portano alla torretta del Belvedere. Al termine della salita di 500 mt. si forma un gruppetto tra cui Paolella Mario
dell'Avis Torino, Maxim Ioan del Marene e Perin Michelangelo del Moncenisio.

Al traguardo nei maschi dopo i 2 giri Ioam Maxim concludeva in 23,28 davanti a Mario Paolella 23,49 e Michelangelo Perin 24,11 seguivano Loris Tuorn (Val Pellice) 24,27, Davide Zanetti (Pinerolo) 24,31, Massimo Garnier 24,54 (Gasm), Marques Glyay (Val Varaita) 24,56, Massimo Bertone 24,58 (Val Pellice), Marco Amprimo (Moncenisio) 25,04, Patrik Charbonnier (Val Varaita) 25,09, Sandro Caffaratti (Val Pellice) 25,16.

Tra le donne si portavano subito avanti Nadia Pellegrino (Boves Run) e Giogia Morano (Atl. Saluzzo) che concludeva poi in 26,01 davanti alla Pellegrino 26,28 seguite da Manuela Andreone (Tranese) 28,10, Paola Bazzano (Val Pellice) 28,22, Alessandra Ronco (Accornero) 30,18, Claudia Bertinat (Interforze) 30,33, Monica Bruno Franco (Valle Infernotto) 31,16, Ivana Roberto (Pomaretto) 31,43, Anna Maria Forneron (Dragonero) 31,55, Bruna Vaccarino (Reba) 31,59.

Al termine omaggi particolari per le famiglie numerose, i meno giovani ed i gruppi dei quali i più numerosi sono stati Val Pellice 39, Val Varaita 23, Buschese 23, Valle Infernotto 17, Baudenasca 15. Al termine per tutti ristoro-merenda, pacco gara e per gli adulti anche 2 bottiglie di “solo rosso” delle “Terre del Pinerolese).

Claudio Merlo per Avis Bricherasio

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CLASSIFICHE:
CLASSIFICA ADULTI GIRO DEL BELVEDERE 2010
CLASSIFICA GIOVANILI GIRO DEL BELVEDERE 2010

FOTOGRAFIE (Alessio Raccanello):
FOTOGRAFIE GIRO DEL BELVEDERE 2010

martedì 21 settembre 2010

MORENIC TRAIL



C'era una volta... il Grande Ghiacciaio della Valle d'Aosta... non c'è più, ma ci ha lasciato la sua gigantesca impronta, l'anello di colline moreniche che ad ampio semicerchio stanno davanti all'imbocco della valle.

Già oltre 200 gli iscritti alla 1° edizione del MORENIC TRAIL, il nuovo trail che segue i 110 km del percorso dell'Alta Via dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea (www.amiturismo.it).

La partecipazione può avvenire in forma singola, per tutti i 109 km, oppure in forma di staffette da 4, 3, 2 persone, anche miste. In questo secondo caso le distanze variano tra i 20 e i 35 km per frazione.

Terreno ondulato, su stradine e ampi sentieri, con salite e discese che si compensano. Boschi, borghi suggestivi, chiesette romaniche, vari laghi e laghetti tra cui il lago Viverone, di Bertignano, di Candia.

Partenza alle 7 da Andrate, all'inizio della Serra di Ivrea, Arrivo a Brosso dalle 17-18 in poi fino alle 11 della Domenica. Sono previsti 8 ristori. Accuratamente programmato il servizio logistico di collegamento tra Partenza e Arrivo, nonché il ristoro e il riposo dopo l'arrivo nella notte tra Sabato e Domenica.

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Per ulteriori informazioni:
www.morenictrail.com

sabato 18 settembre 2010

L'incertezza dei satellitari



Incertezza relativa non alla precisione della misurazione, quanto piuttosto alla scelta del modello che ci dovrà accompagnare durante gare e allenamenti. E' ormai sempre più frequente vedere il Garmin Forerunner, nella versione 205/305, ai polsi di chi corre. Ora che i prezzi di questa tecnologia sono diventati più abbordabili, anche i consumatori di prodotti per la corsa si sono lasciati ammaliare dalle caratteristiche tecnologiche dei satellitari.

Fino ad oggi ho avuto modo di utilizzare due satellitari: il ben noto Garmin Forerunner 205 e il MyTach della Aim-SportLine. Il primo non necessità certo di presentazioni, il secondo è meno conosciuto.

Il Forerunner 205 sarebbe stato perfetto se non fosse per i problemi di infiltrazione d'acqua riscontrati in alcuni modelli. Il mio l'ho dovuto spedire all'assistenza dopo poco più di un anno di utilizzo: ancora in garanzia, mesi fa ho ricevuto il prodotto sostitutivo. Da allora non l'ho più utilizzato per due motivi: innanzitutto, onde evitare il ripetersi delle infiltrazioni (o è stato risolto?) vorrei usarlo con un polsino che eviti il contatto diretto con la pelle, come fanno già alcuni. In secondo luogo, da un anno e mezzo utilizzo regolarmente il MyTach.

Il MyTach è sì più spartano, ma il software installato è comunque sufficiente per l'utilizzo che ne faccio. Per ora non mi ha dato problemi e spero continui a funzionare. Ma prima o poi il gps andrà sostituito. E allora cosa scegliere?

Poche settimane fa mio cognato ha comprato un satellitare marchiato Decathlon, utilizzabile anche come cardiofrequenzimetro. Dopo l'iniziale diffidenza verso quel marchio, la mia prima impressione è positiva: il software è completo e la ricezione sembra funzionare a dovere. Adesso come adesso mi sembra quindi una valida alternativa ai marchi più blasonati, considerando anche l'ottimo prezzo di vendita. In casa Garmin, comunque, oltre al top di serie Forerunner 310 ancora un po' caro, esiste l'economico 110 (privo del cardiofrequenzimetro), di cui però non ho notizie precise in merito.

Per ora alternerò il ForeRunner 205 e il MyTach: quando entrambi non funzioneranno più, spero il più tardi possibile, vedrò quali soluzioni offre il mercato.

mercoledì 8 settembre 2010

Sentire la corsa



Quando mi capita di parlare di podismo con persone che non lo praticano, mi sento spesso fare le stesse domande (vedi qui). Se poi si parla anche di gare, apriti cielo che subito ti chiedono: "Come è andata la gara dell'altro giorno? Hai vinto?"

Quando spieghi loro che tu non fai parte di quell'élite destinata a vincere e che semplicemente gareggi per il gusto di farlo, vedi qualcosa cambiare nella loro espressione e a quel punto la domanda successiva non può essere che: "Ma allora perché gareggi?"

Quasi come se fosse un obbligo gareggiare puntando alla vittoria, come invece capita ai professionisti di alto livello. Vai a spiegare le tue ragioni: non è per niente facile. E forse, molte volte, chi corre non ha bisogno di giustificare in modo razionale la propria passione per la corsa e più nello specifico per le competizioni. Lo fa perché ha voglia di farlo e basta, lo fa perché sente la corsa.

E il podista asseconda questo bisogno senza farsi troppe domande.

domenica 5 settembre 2010

Si riparte con il TROFEO ARNALDO COLOMBO



Dopo la pausa estiva, dominata da corse serali e competizioni in montagna, si ricomincia a correre nel torinese, almeno ufficialmente. E lo si fa con una manifestazione che è ormai diventata un classico: il TROFEO ARNALDO COLOMBO.

Numerosi gli atleti partecipanti che, oltre alla voglia di ricominciare, avevano anche la curiosità di conoscere l'attuale stato di forma dopo l'intermezzo vacanziero.

Vincitore di questa edizione è Bruno Santachiara davanti a Alberto Monasterolo e Nicola Grieco. In campo femminile la forte Ana Capustin non ha avuto problemi sulle avversarie Antonella Gatti e Nicol Cavallera.

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE TROFEO ARNALDO COLOMBO 2010

TRACCIATO DI GARA:
PERCORSO TROFEO ARNALDO COLOMBO 2010

La mia gara
Ed eccomi nuovamente in gara. Dopo la prova di Vische di una settimana e mezzo fa, ho approfittato del trofeo alla Pellerina per verificare lo stato di forma e cominciare a riprendere confidenza con le sensazioni di gara.

Dopo un breve riscaldamento prendo posto tra i partenti. Il percorso credo sia simile a quello del Memorial Sicari, che si tiene sempre nel parco ma d'estate in qualità di gara serale. Lo starter si allontana velocemente dagli atleti e dà il via alla manifestazione.

Si parte su asfalto ma dopo poche decine di metri si svolta bruscamente a destra, dove la densità di podisti alza ben visibile la polvere dello sterrato. Le prime sensazioni sembrano buone, ma siamo appena partiti.

E' infatti al quarto chilometro che mi accorgo di calare l'andatura. Da cosa lo capisco? Beh, dal fatto che chi poco prima mi stava a fianco, comincia a guadagnare terreno. Proseguo la gara e in una sorta di tira e molla mi avvicino e mi allontano dal gruppo avanti a me, ma sempre perdendo qualcosina.

L'ultima curva e poi il rettilineo finale. A poche decine di metri dallo striscione dell'arrivo, sento la galoppata dell'atleta alle mie spalle. Con uno sforzo non indifferente cerco di tenere il suo ritmo, ma non ce la faccio, è troppo veloce per me.

Cosa mi aspettavo da questa gara? Considerando la media di 4'11" al km nell'ultima prova nel canavese, immaginavo un ritmo di poco inferiore e così è stato. 4'08" la media sui 8334 metri del percorso, considerando però la prima metà leggermente più veloce della seconda.

Siamo solo all'inizio della seconda parte della stagione. La temperatura progressivamente più bassa e le gare accumulate nelle gambe mi porteranno certamente a migliorare il ritmo. E poi con i giusti allenamenti posso rosicchiare ancora qualche secondo. Dico sempre così, poi tanto so già come va a finire... ;-)