mercoledì 28 luglio 2010

Nasce la stella di Roberto Giacchetto, si alza ancora piu’ in alto la stella della ROYAL



Si è svolta Domenica 25 Luglio, nella Valle di Ceresole Reale, l'attesa 3° edizione della Royal Ultra Sky Marathon, la ROYAL, come ormai viene chiamata nel mondo dei podisti, maratoneti, trailisti, sky runners, etc...

Un elenco iscritti di 80 atleti, metà dei quali provenienti da Liguria, Valle d'Aosta, Lombardia e Veneto ne hanno significato la definitiva affermazione dopo due anni di rodagggio organizzativo e gli entusiastici commenti dei primi pionieristici partecipanti.

Le condizioni climatiche erano ideali, con cielo azzurro intenso e una fresca brezza, dopo che il forte vento del giorno prima aveva spazzato via ogni nuvola e velatura. Condizioni perfette per rivelare il cuore vero di questa gara: un attraversamento veloce dello smisurato versante sud del Gran Paradiso, un esteso deserto di alta montagna, ove gli unici elementi sono quelli naturali e basici : fiammeggianti pareti di roccia, granito dappertutto, neve, ghiaccio, torrenti, pietraie, pianori alluvionali.

Sul piano tecnico c'era una certa attesa per la variazione introdotta nel finale del percorso di gara. Per evitare che la gara andasse pian piano a morire su Ceresole,in faticosa discesa su diversi km di asfalto, gli organizzatori hanno fatto re-impennare l'altimetria poco dopo il vallone del Carro, tracciando una lunga ascesa all'Alpe Truc, al Rifugio Jervis e poi al Col di Nel, passando vicino all'imponente bastionata nord delle Levanne. Una scenografica variazione di almeno 12-13 km, che portava la lunghezza finale della gara a 55 km, con 4.000 m di dislivello positivo e 4.300 di dislivello negativo molto difficile.

In una gara come questa, diventano anche importanti le condizioni di innevamento. Quest'anno di neve ce n'era poca e questo ha reso, se possibile, il percorso ancora più aspro e tormentoso. La discesa dal Colle dei Becchi,ad esempio, ha acquistato difficoltà, rivelandosi accidentata e lenta, su massi di granito e neve dura, anziché la ripida e veloce discesa su neve dell'anno precedente.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA ROYAL ULTRA SKY MARATHON 2010

FOTOGRAFIE (altre foto su www.pantacolor.com):
FOTOGRAFIE ROYAL ULTRA SKY MARATHON 2010

Come si sa in montagna parlano i fatti, e di fatti interessanti ce ne sono stati parecchi.

Vincitore assoluto : Roberto Giacchetto, una sorpresa ma non troppo,un uomo nuovo. Il giovane 25 enne, della Valchiusella, già vincitore qualche settimana fa di una gara nel Canavese, fa con la ROYAL un balzo stratosferico nella graduatoria dello sky running nazionale. Tempo finale 7 h 40' 30” , quindi ben 1 ora e 40” in più rispetto al tempo della precedente edizione (più breve di 8 km), imputabili ovviamente al peso della variazione del percorso.

Secondo arrivato: Francesco Zucconi, con 7h57'17”. Nella ROYAL, durissima e tecnica, ha esaltato le sue doti di gran fondo e al contempo di agilità, sfiorando il colpo grosso. Un grande risultato, per un atleta che è anche una autorità in materia, sempre salito sul podio nei maggiori trail dell'anno.

Terzo assoluto: Raffaella Miravalle, la 'guardiaparco volante' con 8h04'24”. Non ci sono parole per descrivere questa atleta schiva, che come tutti sanno fa la Guardiaparco.

Terza assoluta nel 2008 e 2010, prima assoluta nel 2009. Raffaella è... la Royal! A parte la simpatia naturale e il fatto che è stata vista nei giorni precedenti ad aiutare a posare le bandierine lungo il percorso, chi l'ha vista in azione sui tratti più tecnici dice che è un vero spettacolo vederla balzare velocissima sui blocchi di granito, come un vero stambecco.

In gruppo gode di un rispetto altissimo e le battute si sprecano, 'vive giorno e notte alla Bocchetta del Ges', 'corre a occhi chiusi',ecc. Ma quanto vale Raffaella? Fa pochissime gare, peraltro di preparazione alla ROYAL. Compete con gli uomini da pari a pari, dà distacchi abissali alle altre concorrenti. L'opinione corrente è che su questo tipo di gare è tra le primissime a livello nazionale e probabilmente sarebbe competitiva anche a livello mondiale.

Simone Milano, al 4° posto ha difeso egregiamente il valore dei pionieri della 1° e 2° edizione, mentre un discreto 5° posto non può che confermare il valore di Enrico Camarda, forte trailista di Savigliano, un po' frastornato dall'inusitata tecnicità del terreno e da un errore di percorso nel Vallone del Carro, quando si trovava in terza posizione.

Andrea Vipiana, 6°, si è messo in gioco sul terreno per lui poco frequentato dell'alta montagna, e pur andato in crisi di... pazienza sull'ultima discesa, ha confermato il suo valore prendendo la sesta piazza.

Mentre Andrea De Alessandri, venuto da lontano in Valle dell'Orco, se ne ritorna con un buon risultato in 8° posizione, Luca Giacomino, Marino Mezzano e Massimo Pezzetti, che giocavano in casa,si sono cimentati, oltre le abituali marce alpine, nella sfida top della ROYAL, e con la 7°, 9° e 10° posizione si sono conquistati i complimenti di tutto l’ambiente podistico canavesano.

Rosanna Mattè, seconda arrivata, grande esperienza di trail e pioniera della Royal, ha terminato in forte rimonta e confermato che, per risultati e continuità, è tra le primissime nelle lunghe distanze.

Un plauso va comunque a tutti gli atleti che hanno portato a termine questa durissima gara. Andrea Guidetti, venuto da Rovigo, è stato l'ultimo ad arrivare, dopo 13h35'36”, accolto con grande festa da tutto lo staff organizzativo e dagli spettatori ancora presenti. Il tempo di fare la doccia e ricevere premi e congratulazioni da tutti, e la navetta lo avrebbe riportato al Piantonetto per prendere l'auto e iniziare il lungo viaggio di ritorno nella notte.

Una equipe di Sky Sport Icarus ha realizzato un filmato, con la collaborazione ‘in corsa’ del pioniere - senatore Royal Mauro Saroglia, che è andato avanti e indietro per tutta la gara, e questo spiega perché lo troviamo solo al 31° posto. Lo spettacolo quindi non è finito, ci sarà presto un film che farà rivivere panorami ed emozioni.

Novità in vista per l'edizione 2011. Pare che si voglia effettuare la 4° edizione della ROYAL totalmente sul versante valdostano del Parco, avviando così una alternanza dei due percorsi, quello piemontese e quello aostano, sempre seguendo il filo conduttore delle Strade Reali di Caccia del Gran Paradiso. Si sta già accendendo un vivace e stimolante totopercorso.

La gara è sostenuta dalla Regione Piemonte e da Mediapolis, il futuro Parco a tema dedicato alle Alpi che sorgerà ad Albano di Ivrea, allo sbocco di queste valli alpine del Nord Ovest.

domenica 25 luglio 2010

Ancora Biella Oropa



Si è disputata ieri nel tardo pomeriggio la 35° edizione della BIELLA-OROPA, corsa podistica di sola salita che parte dal capoluogo di provincia sito all'ingresso delle Alpi Pennine per arrivare ai piedi del ben noto Santuario.

Orfana del due volte vincitore Tommaso Vaccina, AHMED NASEF si aggiudica la prova assoluta distanziando di poco più di una ventina di secondi OUALID ABDELKADER. LAHCEN MOKRAJI conquista la terza piazza. Nemmeno in campo femminile il distacco fra le prime due è molto marcato: ILARIA ZACCAGNI precede VALERIA STRANEO, mentre più indietro c'è CRISTINA CLERICI.

CLASSIFICA: (WEDOSPORT.net)
CLASSIFICA BIELLA OROPA 2010

FOTOGRAFIE:

FOTOGRAFIE BIELLA OROPA 2010

La mia gara
I primi cinque chilometri sono passati senza troppe difficoltà. Pianura, salita e discesa si sono succedute in maniera piacevole anche se è sempre stata la salita a fare la voce più grossa. Verso metà gara cerco e poi trovo il sempiterno cartello esposto da una trattoria che recita OGGI POLENTA E CERVO... ;-) La salita prosegue e forse si fa più impegnativa perché non è ancora arrivato il sesto chilometro che già comincio a sentirmi in difficoltà per il percorso. Memore dell'esperienza dell'edizione 2008 decido di camminare per qualche istante; non voglio accumulare troppo acido lattico nella gambe e rallentare nel tratto finale che ha pendenze più lievi. In realtà tra il sesto e il settimo chilometro mi fermerò ben quattro volte a camminare.

La gara prosegue e la durezza del tracciato mi costringe a stringere i denti. Mi capiterà ancora di fare qualche tratto di cammino. I chilometri dal sesto al nono mi mettono davvero alla prova; sono quelli che trovo più duri da correre. Nel frattempo, poiché il percorso è in salita, la temperatura si fa progressivamente più fresca. Attendo con ansia la parte di percorso con pendenza più moderata, quella dove due anni fa ero riuscito a far girare le gambe e fare qualche sorpasso. Alla fine arriva ma le mie gambe non sono molto sciolte. Mi aspettavo di fare di meglio: eppure non mi pare di aver esagerato l'andatura in qualche parte precedente del percorso.

Nelle ultime battute della gara attendo con ansia l'ultima curva. Un concorrente a me vicino l'annuncia all'amico e in quel momento provo ad accelerare il passo. E' veramente dura ma anche gli altri intorno a me sono tutt'altro che freschi. Riesco comunque a fare tre o quattro sorpassi e tagliare infine l'agognato traguardo.

Il tempo finale che ho impiegato per concludere la salita è di 1h11'30", praticamente identico a quello della mia prima volta tre anni or sono. Sinceramente credevo di aver corso abbastanza bene e quindi di aver fatto meglio. Incredulo, chiedo a qualcuno degli arrivati se il percorso non è per caso cambiato. Mi rispondono che è sempre lo stesso. Tra l'altro il gps mi indica un chilometraggio complessivo di 12,5 km. Mi pare invece di ricordare che le altre volte fosse circa di 12 km. Mi confronto poi con un altro atleta che ha fatto utilizzo del Garmin per vedere se ci sono differenze nella rilevazione. E le differenze ci sono eccome: il mio segna quasi 500 metri in più. Un errore di valutazione del genere non mi era ancora capitato di vederlo col MYTACH.

Sono soddisfatto della mia condotta di gara, molto meno, invece, del risultato cronometrico. Non correndo mai in salita non potevo pretendere molto. Se già fossi partito tre o quattro mesi prima curando sistematicamente i lavori su dislivello credo che avrei potuto benissimo togliere 4-5 minuti dal tempo finale. Il mio obiettivo per l'anno prossimo sarà quello di correre in un tempo massimo di 59'59". Un po' ambizioso vero? ;-)

venerdì 23 luglio 2010

Temporale improvviso al Colonnetti



Consueto allenamento serale quello di ieri al Colonnetti. Le nuvole non facevano presagire nulla di buono ma, appena terminata una breve pioggerellina, mi sono vestito e sono andato a correre. Tanto ero abbastanza vicino a casa e in caso di problemi avrei fatto abbastanza in fretta a tornare indietro.

Faccio i primi chilometri a ritmo lento e poi incremento l'andatura nei tre successivi. Il tempo è abbastanza incerto e l'intensità della poca pioggia varia di continuo. Per non stancare troppo l'organismo scelgo poi di terminare la seduta di allenamento con alcune ripetute sui 100 metri. Nel frattempo in lontananza vedo un lampo ma, certo della regola grossolana relativa alla distanza del temporale, mi pare di essere ben lontano dall'occhio del ciclone.

Dopo la prima ripetuta la pioggia comincia a farsi intensa e a quel punto decido che è meglio fare ritorno a casa. Passano pochi secondi e piomba dal cielo un lampo improvviso seguito all'istante da un tuono. E' troppo rischioso tornare a casa, il riparo più vicino sono gli impianti del CUS Torino dove sono costretto a fare una sosta. Non conosco nessuno lì dentro ma nell'attesa coatta chiedo anche di poter fare una telefonata, giusto perché a casa non si impensieriscano.

Dopo una quindicina di minuti di lampi e pioggia intensa finalmente l'intensità del piovasco si attenua e mi permette di fare ritorno alla base. Certo non mi aspettavo di trovarmi nel bel mezzo di un temporale...

Spero solo che sabato pomeriggio a Biella non piova, o almeno non faccia temporale, anche perché una volta superati i caseggiati il resto della strada verso Oropa è tutta boscaglia e per di più in salita... Speruma an bin! ;-)

lunedì 19 luglio 2010

Monterosso, quant'è difficile correre



sopra: la possente scultura de IL GIGANTE

Fine settimana balneare quello appena passato. La destinazione era Monterosso, uno dei gioielli paesaggistici delle Cinque Terre. In realtà ci ero già stato, ma molti anni fa quando ero ancora adolescente.

Pur fermandomi tre soli giorni ho portato con me il necessario per la corsa. Venerdì mattino poco dopo le otto mi preparo per andare a correre. Scendo verso il lungomare e da lì proseguo fino alla galleria che introduce nel centro storico. Lì in mezzo la scelta si fa difficile: le strade sono strette e le persone cominciano a muoversi.

Al fondo di via Roma mi si presentano due alternative: la ripida salita asfaltata fatta in auto la sera prima oppure una stradina apparentemente più piana che si addentra nella vegetazione. D'istinto scelgo la seconda. Dopo una serie interminabile di curve, gradinate e salite, vista l'andatura troppo rallentata preferisco tornare sui miei passi. Una volta raggiunto il bivio non mi resta che affrontare la prima opzione, la salita, percorrendone a fatica un certo tratto. Provato dai continui dislivelli decido infine di rientrare e porre termine alla sgambata.

Sapevo che la Liguria non è molto piatta, ma pensavo di riuscire a trovare qualche tratto più corribile. Mi fossi informato meglio avrei potuto cimentarmi lungo la "via dell'amore", il percorso che unisce le cinque località da Monterosso a Riomaggiore. Sarà per la prossima volta... ;-)

giovedì 15 luglio 2010

Le PODISTE TORINESI e la corsa in tailleur



Il mondo podistico piemontese dà il benvenuto alle PODISTE TORINESI, l'associazione che si propone di organizzare eventi a carattere non competitivo, con spunti di simpatia e originalità. E di prestare il proprio aiuto alle situazioni che si presenteranno. Non costituiscono ancora una ONLUS, ma appena i numeri lo permetteranno l'intento è proprio quello di diventarlo. Per iscriversi è sufficiente collegarsi all'indirizzo http://digilander.libero.it/podistetorinesi e seguire le indicazioni. Il costo del tesseramento? Quest'anno solo 5 euro.

Pur essendo nate da pochissimo, le PODISTE TORINESI sono già in fermento per i preparativi della loro prima manifestazione:

LA CORSA IN TAILLEUR
Clicca qui per il volantino

Si tratta di una competizione sportiva in pista aperta a tutte le donne. Sono bandite le divise della società di appartenenza, è d’obbligo presentarsi in abbigliamento che risalti la femminilità. Ci sarà poi una giuria, presieduta dal Presidente dell’ASD Borgaretto 75 Aldo Ariotti, che avrà il compito di eleggere la più attraente. A tutte le partecipanti è richiesto un contributo di 4 euro. Per tutte le partecipanti è previsto un omaggio e il ricavato della manifestazione sarà interamente devoluto all’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica).

QUANDO:
domenica 12 settembre 2010 a partire dalle ore 16.00
DOVE:
la gara si svolgerà sulla pista di atletica leggera - Via Fratelli Cervi 8 - Borgaretto (TO)
INFORMAZIONI:
- Associazione Podiste Torinesi: 011345013 - 347/5709445
- Sito web: http://digilander.libero.it/podistetorinesi
- Aldo Ariotti: reg_aldo@libero.it

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Assoc.Podiste Torinesi
Sede Sociale - TORINO - Strada delle cacce 38/1 -10135
Telef. 011345013 - 3475709445
http://digilander.libero.it/podistetorinesi

lunedì 12 luglio 2010

A spass per le vigne



Per le campagne elettorali si spendono cifre enormi e si chiamano a raduno migliaia e migliaia di addetti e volontari. Ingenti somme di denaro e tantissime persone per un unico scopo.

Altre volte, per ottenere un fine simile, è sufficiente un solo uomo. Proprio così: se volete pubblicizzare una gara e avete pochi soldi da spendere non c'è che una soluzione. Chiedere a Claudio Merlo. Sì perché Claudio è riuscito a rendere nota la sua A SPASS PER LE VIGNE praticamente dappertutto e ce l'ha pure fatta a convincere un sacco di persone a fare la preiscrizione. Che dire? Complimenti Claudio per la tua dedizione alla causa e continua così! ;-)

CLASSIFICA:
CLASSIFICA A SPASS PER LE VIGNE 2010

FOTOGRAFIE di Alessio Raccanello:
FOTOGRAFIE A SPASS PER LE VIGNE 2010

Leggiamo insieme il comunicato stampa:
"A SPASS PER LE VIGNE
Martedì 06.07.2010
Nuovo record alla serale di Bricherasio (To) che supera i 700 partecipanti.
701 i partecipanti all'IX^ edizione di “A spass për le vigne”, la serale non competitiva e camminata libera a tutti, tenutasi sulle dolci colline di Bricherasio (To) il 6 Luglio 2010 in concomitanza con la semifinale Olanda-Uruguay, più del doppio dei 346 che nel 2006 parteciparono in contemporanea con la semifinale Italia-Germania.

La manifestazione, approvata Fidal e Uisp, é stata promossa dall'Avis di Bricherasio con l'organizzazione dell'Atletica val Pellice e la collaborazione della Podistica None, della Ciclistica, dell'Aib -Protezione Civile e dell'Ass.ne Eco-Quad. Gli intenti dell'Ente promotore erano quelli di sensibilizzare la popolazione sulla necessità del dono del sangue e degli organi e divulgare la pratica di attività ludico-motorie.

Dei 701 iscritti, 140 erano camminatori, 85 i giovani fino a 15anni e 476 coloro che hanno percorso i 6 Km correndo.

Nella manifestazione è stato coinvolto un pubblico veramente eterogeneo, dalla famiglia con 10 elementi in linea retta a Mountasser, da mamme e nonne con passeggini a Grazia Cammalleri, da camminatori con l'amico a 4 zampe ai praticanti la camminata veloce il tutto in un clima amichevole e festoso come si addice ad una manifestazione socio-ludico-sportiva quale vuol essere “A spass per le vigne”

Anche nella corsa non competitiva per adulti con partenza ore 20; i podisti erano sereni e rilassassati, naturalmente qualcuno ha corso più in fretta di altri, così andava subito in testa Mountasser seguito da Gonin, Bert e Bonansea ed al traguardo, dopo 20', Mountasser Abdessamia dell'Atl. Saluzzo precedeva di 20” Gonin Simone del Ruata Chiusani mentre Bonansea Davide e Bert Paolo della Valle Infernotto giungevano assieme ad 1' e 7”, quinta posizione per Nota Paolo (G.S. Agnelli) in 21,56, 6° Romeo Francesco (Podistica None) (22,06) , 7^ Cantanna Massimiliano (Tiger Sport) 22,10 , 8^ Paolella Mario (Avis-To) (22,12), 9^ Vacchieri Luca (Des Amis) 22,22, 10^ Charbonnier Patrik (Valle Varaita) 22,31.

Tra le donne prima posizione per Cammalleri Grazia (Tranese) 24,34 davanti a Rubiola
Barbara (Pomaretto) 25,35, 3^ Bazzano Paola (Val Pellice) 25,47, 4^ Collino Federica (Val Pellice) 25,57, 5^ Plavan Marina (Baudenaca) 26,35.

Nella gara promozionale Giovanile i primi M/F delle rispettive categorie erano: Es. C: Graglia Nicolò (Pomaretto), Saretto Sofia (Val Pellice); Es: B: Ronchail Samuele, Bouchard Noemi (Val pellice); Es.A: Saretto Francesco (Val Pellice); Saretto Ilaria (Val Pellice); R/i : Breusa Francesco (G.S. Agnelli); C/i : Meytre Federico (Pomaretto), Bertin Alessia (Val Società o gruppi numerosi Val Pellice (54), Baudenasca (27), Pomaretto (25), Pinerolo (25), Cumiana Stilcar (21), Buschese (21), None (19), Infernotto (19), Val Varaita (19), Agnelli Gruppi con nomi strani “Oi Bei”( 14), Arterioslerotici (8), Mustela (7).

Claudio Merlo per Avis Bricherasio

PS: Risultano essere stati apprezzati sia il ristoro-merenda che le due bottiglie “Terre del pinerolese” in aggiunta al relativo pacco di partecipazione per tutti gli adulti"

giovedì 8 luglio 2010

Rompere il circolo vizioso



La stagione estiva è ufficialmente cominciata e, nel caso qualcuno avesse ancora qualche dubbio, è l'afa che pensa a dissiparlo. Il clima fiacca la voglia di allenarsi. Molti dicono: "Diminuisco i lavori e aumento i chilometri", come se il chilometraggio potesse sopperire alla carenza di qualità e mantenere lo stato di forma.

Mollare la presa adesso e rimandare i buoni propositi a settembre significa semplicemente perdere lo stato di forma per riprenderlo, se va bene, ad autunno inoltrato quando la seconda parte della stagione competitiva volge ormai al termine. Per poi riprendere ancora a gennaio in una sorta di circolo vizioso che si ripete ogni anno.

E la velocità in gara resta sempre la stessa. Il tempo passa e il corpo attraversa una fra le tante curve sinusoidali che, un po' come le montagne russe, definiscono il percorso prestazionale che ognuno di noi si è tracciato. E' il medesimo copione che si ripete, la medesima trama che ci vede al tempo stesso protagonisti e spettatori. Le battute oramai le conosciamo a memoria e sappiamo bene o male quello che ci aspetta.

Per uscire da questo tracciato circolare è necessario porre fine alle vecchie abitudini e introdurne di nuove. Per acquisire velocità è necessario stimolare il corpo in modo da ottenere i cambiamenti voluti. A meno di non essere alle prime armi o di riprendere dopo un lungo periodo di fermo ed escludendo gli atleti con alti chilometraggi settimanali, negli altri casi la corsa lenta avrà come unico effetto quello di rallentare l'andatura.

Anche il correre spesso a ritmo gara potrà apportare qualche beneficio in termini di miglioramento della velocità media, ma si tratta di incrementi che possono essere definiti trascurabili. Se quello che si cerca è un salto qualitativo, esso andrà ricercato introducendo in allenamento tratti da percorrere ad un'andatura al di sotto del ritmo gara.

lunedì 5 luglio 2010

Carton Rapid Race 2010: tre su tre!



La Carton Rapid Race, la discesa in fiume su improbabili barche di cartone, ha spento ieri le candeline per festeggiare la ventesima edizione. Mille partecipanti per oltre trecento barche si sono dati appuntamento per dare sfogo a eccessi goliardici e di fantasia sulle rive della Dora. Il folto pubblico e la splendida giornata di sole hanno arricchito una manifestazione già di per se ricca di allegria.

CLASSIFICA:
CLASSIFICA CARTON RAPID RACE 2010

FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE CARTON RAPID RACE 2010

Sabato
E con quest'anno sono tre le partecipazioni alla Carton Race. Come gli anni scorsi, il pomeriggio del sabato sono partito per Cesana. Fortuna che c'è Luca che finora ci ha messo sempre a disposizione l'alloggio al Sestriere.

Mi ero raccomandato con gli altri di portarsi da vestire, perché al Sestriere di sera l'aria è abbastanza fresca. Peccato che alla fine io sia salito in maglietta e pantaloncini e abbia dovuto poi elemosinare una felpa dagli altri... ;-)

Dopo aver ritirato il pacco gara e aver fatto un sopralluogo in zona partenza abbiamo prenotato la cena. Non ho ancora ben capito perché ma in montagna la pizza è sempre più buona. O perlomeno, la qualità media è ben superiore a quella dei locali torinesi. Sarà l'acqua, sarà l'aria, saranno gli ingredienti... Subito dopo era d'obbligo la partecipazione alla Carton Fest, animata dal gruppo musicale dei Pericolo Genetico. Visto l'impegno del mattino successivo, verso l'una siamo tornati alla base per evitare di essere rintronati il giorno dopo. Sembra però che un sacco di partecipanti non la pensassero come noi... ;-) Bella differenza di temperatura fra Torino e Sestriere! Visto la terrificante situazione meteo di Torino ho apprezzato moltissimo il fresco delle montagne... :-D

Il giorno della gara
Il mattino della gara la sveglia suona alle 6.45, giusto per distribuire al meglio i turni in bagno. Lasciamo Sestriere e durante il tragitto verso Cesana incrociamo delle mucche che attraversano la statale: alla nostra richiesta di lasciarci un minimo di spazio per farci passare - il pascolo era davvero esiguo - il mandriano ci manda quasi a stendere... Superato il piccolo contrattempo, poco dopo le otto raggiungiamo finalmente il campo gara e andiamo subito a cercare un posto nel piazzale dove costruire la barca.

All'ombra fa abbastanza freddo e, orfano di vestiario come sono, cerco di coprirmi in qualche modo. Recupero così la felpa di Cristina riportante la scritta "girl" e mi accingo a scaricare il cartone. Alle dieci in punto lo speaker dà il via alla costruzione delle imbarcazioni e da quel momento in poi comincia un lavoro frenetico di taglio e incastro di cartoni. Appena il sole fa capolino nella piazza, l'aria comincia progressivamente a scaldarsi: meno male che il gazebo montato poco prima ci regala un po' di sollievo alla calura.

La fortuna di avere l'iscrizione numero 26 ci permette di gareggiare subito e goderci poi, con tutta calma, lo spettacolo delle discese delle altre imbarcazioni. E soprattutto i giubbotti salvagente che affittiamo sono ancora asciutti e non fradici come le volte scorse... ;-)

Manca poco alla partenza ed è ora di mettersi in coda. Si pone dunque il problema del trasporto della costruzione. La barca non è esageratamente pesante (certo leggera è un'altra cosa) ma la tesa del cappello crea qualche problema nella presa. Visto che abbassare e rialzare la barca è abbastanza impegnativo, decidiamo di tenerla in equilibrio sulle nostre spalle almeno fino al termine della discesa. Già, la discesa: per scendere al fiume c'è una scivolosa e ripida discesa che da fare a mani libere non è semplice. Figurarsi con una quintalata di cartone sulle spalle! Una sorta di via crucis moderna... ;-)

Finalmente è il nostro turno: Davide, il più agile di noi, entra in acqua e tiene ferma la barca. Per primo sale Andrea, poi io e quindi Davide. Perfetto! Abbiamo superato quello che a mio parere è il momento più critico della gara: sono infatti molte le barche che si rovesciano alla partenza. Da quel momento in poi mi sento abbastanza tranquillo. A bordo abbiamo due remi (o roba simile) ma abbiamo deciso di farne uso solo in caso di necessità. E la necessità non si presenta visto che la barca ogniqualvolta colpisce le rocce gira su se stessa e riprende a muoversi per opera della corrente.

Tagliamo il traguardo e a quel punto i sommozzatori si lanciano verso di noi per fermarci e farci scendere. Data l'ottima costruzione della barca (mi faccio i complimenti da solo) fanno un po' fatica a bloccarci. Infine riescono a spingerci a lato e ci fanno scendere. Io esco per ultimo: metto prima fuori una gamba ma l'equilibrio non è dei migliori; sto per uscire quando il volontario inclina la barca e a quel punto finisco lungo e tirato in acqua facendo un'abluzione imprevista.

Evvai! Anche quest'anno è andata! Non saremo stati molto veloci (del resto non abbiamo vogato un solo istante) ma ci siamo divertiti un sacco. Alla prossima Carton Race!