Con la bella stagione ormai alle porte la montagna si sta lentamente trasformando. Terminate le residue attività invernali, il progressivo sciogliersi della neve aprirà lo scenario a tutta una serie di attività primaverili ed estive.
A breve riapriranno gli alpeggi e torneranno a vedersi animali al pascolo. La vegetazione cambierà aspetto. E con essa muteranno le abitudini degli animali che popolano le alture.
In questo continuo susseguirsi di cambiamenti e trasformazioni, uno spazio di non poco conto è poi assunto da quelle attività che hanno come protagonista l'uomo e che potremmo definire ludiche. Anche in questo senso i modi di avvicinarsi alla montagna possono essere molteplici. Molti si cimenteranno in passeggiate oppure escursioni di breve durata, solitamente di un giorno. Alcuni passeranno un weekend nei rifugi o nei bivacchi disseminati in alta quota. Altri ancora si dedicheranno all'arrampicata o più semplicemente alla corsa a fini sportivi. Ognuno, a seconda delle proprie attitudini, delle proprie capacità e del proprio modo di porsi di fronte allo sforzo fisico, potrà scegliere la sua interpretazione del muoversi in altitudine.
Per quanto mi riguarda, penso di affrontare la nuova stagione in altura nei panni del semplice escursionista, naturalmente senza dimenticarmi di portare dietro la macchina fotografica.
L'immagine riportata in alto riprende uno scorcio visibile durante la salita all'Alpeggio del Sellery a Valle, località raggiungibile da Forno di Coazze (TO).
A breve riapriranno gli alpeggi e torneranno a vedersi animali al pascolo. La vegetazione cambierà aspetto. E con essa muteranno le abitudini degli animali che popolano le alture.
In questo continuo susseguirsi di cambiamenti e trasformazioni, uno spazio di non poco conto è poi assunto da quelle attività che hanno come protagonista l'uomo e che potremmo definire ludiche. Anche in questo senso i modi di avvicinarsi alla montagna possono essere molteplici. Molti si cimenteranno in passeggiate oppure escursioni di breve durata, solitamente di un giorno. Alcuni passeranno un weekend nei rifugi o nei bivacchi disseminati in alta quota. Altri ancora si dedicheranno all'arrampicata o più semplicemente alla corsa a fini sportivi. Ognuno, a seconda delle proprie attitudini, delle proprie capacità e del proprio modo di porsi di fronte allo sforzo fisico, potrà scegliere la sua interpretazione del muoversi in altitudine.
Per quanto mi riguarda, penso di affrontare la nuova stagione in altura nei panni del semplice escursionista, naturalmente senza dimenticarmi di portare dietro la macchina fotografica.
L'immagine riportata in alto riprende uno scorcio visibile durante la salita all'Alpeggio del Sellery a Valle, località raggiungibile da Forno di Coazze (TO).
2 commenti:
A quando il trail running?
Con la perizia che ho sullo sterrato, direi... nella prossima vita... ;-)
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