Il pacco gara è spesso argomento di discussione tra i podisti. Chi lo vorrebbe più ricco, chi storce il naso vedendo che non contiene quanto riportato nel volantino, chi si lamenta del fatto di aver fatto ormai collezione delle cose in esso contenute. Faccio notare che in quest'ultimo caso si è forse preso parte a troppe gare... ;-)
Ma di preciso che cosa contiene? Di tutto. Ci possono essere prodotti alimentari come pasta, caffè, dolciumi, vino. Ma può capitare, specie se si va in un paesino lontano dal clamore delle grandi città, di scoprire al suo interno un assaggio di qualche gustosa specialità locale. Altrimenti ci può essere un calendario o qualche oggetto molto simile a rimasugli di cantine o magazzini. O ancora l'ormai inflazionata maglietta ricordo della manifestazione.
Certo l'idea di inserire nel premio di partecipazione una maglietta può essere una buona idea. Il fatto è che molte volte la taglia è troppo grossa e la qualità del tessuto è mediocre. Altre volte, invece, ci sono così tante scritte pubblicitarie che la t-shirt risulta inindossabile. E così si arricchisce la raccolta di stracci per le pulizie domestiche...
Personalmente il pacco gara che preferisco è quello a contenuto completamente alimentare. I prodotti commestibili si consumano facilmente e sono apprezzati anche da chi non corre. E nel caso in cui ci si imbattesse in qualche cosa che non piace, di certo ci sarà qualcuno che in famiglia apprezzerà.
Ma di preciso che cosa contiene? Di tutto. Ci possono essere prodotti alimentari come pasta, caffè, dolciumi, vino. Ma può capitare, specie se si va in un paesino lontano dal clamore delle grandi città, di scoprire al suo interno un assaggio di qualche gustosa specialità locale. Altrimenti ci può essere un calendario o qualche oggetto molto simile a rimasugli di cantine o magazzini. O ancora l'ormai inflazionata maglietta ricordo della manifestazione.
Certo l'idea di inserire nel premio di partecipazione una maglietta può essere una buona idea. Il fatto è che molte volte la taglia è troppo grossa e la qualità del tessuto è mediocre. Altre volte, invece, ci sono così tante scritte pubblicitarie che la t-shirt risulta inindossabile. E così si arricchisce la raccolta di stracci per le pulizie domestiche...
Personalmente il pacco gara che preferisco è quello a contenuto completamente alimentare. I prodotti commestibili si consumano facilmente e sono apprezzati anche da chi non corre. E nel caso in cui ci si imbattesse in qualche cosa che non piace, di certo ci sarà qualcuno che in famiglia apprezzerà.
21 commenti:
Caro Andrea,il pacco gara con prodotti alimentari è sempre molto apprezzato anche in casa mia.E' chiaro che con le 5€ dell'iscrizione non possiamo pretenderedi trovare chissà che cosa,ma nelle gare gare dove l'iscrizione sale a 10 o 15€ pretenderei di trovare un capo tecnico e non i soliti fondi di magazzino.Ho corso due volte la gara realizzata da Radio Deejay a Milano e tutte e due le volte il pacco gara superava di gran lunga il costo dell'iscrizione
il capo tecnico resta il mio preferito!!
Anche per me gnam gnam è meglio
Bel post che meriterebbe + di un approfondimento. Chi ha fatto circa 300 gare ti dice che di magliette non ne vuole + da qui all'eternità. La roba da mangiare (bevande in testa)bene o male si usa, ottimi i calzini e da evitare proprio i cappelletti brutti !!!
NO pacco gara = gare meno inquinanti e (forse) costo di iscrizione + basso. E' bene cominciare a pensare a rendere le gare più ecocompatibili: pensate solo alle migliaia di bottigliette di acqua che vengono usate nei ristori e alle tonnellate di carta usata per fare pubblicità... Proporrei un "bollino verde" per le gare che di distinguono in tal senso.
SONO D'ACCORDO CON ALBERT....QUINDI MAGARI UN SOLO PACCO DI SIGARETTE ANDREBBE BENE..SPAGO....
Quando correvo in zona Varese alle gare spesso si poteva optare per l'iscrizione con o senza riconoscimento. Con 1 o 2 euro si aveva diritto solo al pettorale di gara, con qualche euro in più se si desiderava si prendeva anche il pacco gara.
Per il resto concordo con Albert, un comportamento ecologico che quando posso attuo è anche quello di andare alle gare in auto in compagnia, si risparmia carburante e si inquina di meno. Ma questo sta al senso civico di ognuno di noi.
Ciao!
(per me a Chiabrera stanno fischiando le orecchie)
Mettiamola cosi': ci sono troppe gare, e quindi la qualita' lascia a desiderare...,quindi poche ma buone !
Nel mio caso,50 gare quest' anno,ma del pacco gara non mi e' mai interessato granche',piuttosto ritengo importante che le segnalazioni del percorso siano accurate,che ci sia un buon ristoro nel dopo gara...
Ho notato comunque che se si trovano gare magari poco reclamizzate,sono proprio quelle meno avare nel ''dare'';generalmente gli organizzatori delle gare in montagna sono i piu' generosi;questo mi fa' pensare che quando ci sono grandi numeri si pensa solo al ''margine'' di chi organizza...
Finalmente un'occasione per esprimere il mio pensiero: io al pacco gara ci tengo molto. So bene che il caffè me lo posso comprare al supermercato, come anche il latte. Ho anche io l'armadio pieno di magliette, ma nonostante tutto il contenuto del pacco gara contribuisce a stilare un giudizio definitivo sulla manifestazione sportiva. Ricordo infatti con disappunto la Strarivoli del 2007, dove per 5 euro di iscrizione trovavi 3 scadentissimi prodotti alimentari (avrebbero fatto meglio a non dare alcunchè) e a portare l'iscrizione a 1/2 euro. Come ricordo la mezza di Ciriè dell'ottobre 2008, dove per 15 euro di iscrizione trovavi nel pacco gara un paio di pantaloncini da running (ovviamente taglie inindossabili per me, che sono una donna)sponsorizzati dalla regione piemonte (e quindi molto probabilmente avuti gratis)e un ristoro finale scarissimo, dove alla richiesta di 2 biscotti ti veniva risposto che erano finiti!
Ho corso il giro del Belvedere a Bricherasio (paesino piccolo piccolo) e c'era un pacco gara che superava di gran lunga i 5 euro dell'iscrizione! Per non parlare poi del ristoro finale, dove c'era veramente ogni ben di Dio... tra l'altro poi io sono una di quelli che, indipendentemente dalla lunghezza della gara, non riesce mai a mangiare niente... ma è questione di principio!
Anche per me il pacco alimentare è la cosa più giusta e concordo con molti sul fatto che spesso nelle gare all'apparenza meno organizzate e di fatto meno reclamizzate alla fine il pacco gara è molto più generoso di altre(esempio a caso la tuttadritta).
Se il prossimo anno la tuttadritta verrà ancora 15 euro(se non di più)voglio come minimo un borsone pieno di roba da mangiare(esageriamo) altrimenti non ci vado e tutti dovrebbero fare la stessa cosa!francesco
@Paolino
Mi sa che questa Deejay TEN prima o poi la farò (indipendentemente dal contenuto del pacco gara...).
@Mathias
Ok, l'importante è che non siano tutti di taglia XXL...
@Michele
Vedo che siamo d'accordo... ;-)
@Gian Carlo
Bravo! Mi ero dimenticato dei cappellini!
@Albert
Ben vengano le bottigliette. Se il loro uso è destinato all'esclusivo utilizzo in gara (non quando sono incluse nel pacco gara) l'organizzazione può recuperarle e destinarle alla raccolta della plastica. Per quanto riguarda i prodotti contenuti nel pacco gara, il problema è legato più che altro ai contenitori (carta, cartone, plastica...) e non al contenuto.
@Spago
Sì, magari con la scritta: "IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLE PRESTAZIONI... CRONOMETRICHE"
@Franco
Buona idea poter scegliere. Ritengo tuttavia impossibile scendere a soli 1-2 euro di iscrizione, considerando che un euro va alla FIDAL (se non ricordo male)...
@Massimo
Mi sfugge ancora l'equazione che coniuga tipo di organizzazione della gara e generosità del premio di partecipazione. Concordo comunque sull'importanza delle segnalazioni e sulla bontà del ristoro finale.
@Anonimo, @Francesco
Effettivamente è capitato anche a me di andare in gare poco blasonate dove il pacco gara ed il ristoro erano davvero sopra la media. Certamente gli organizzatori devono caricarsi di costi e personale per mettere su le loro manifestazioni: tuttavia non mi è chiaro (e penso non lo sarà mai) l'entità e come venga utilizzato il contributo degli sponsor.
Il pacco gara come lo intendi tu è un'ottima occasione per conoscere le realtà locali. Non mi dimenticherò mai degli agnolotti di una gara, erano BUONISSIMI! Quindi ben venga l'alimentare... ma ZERO PORCHERIE IPERCALORICHE!!!
@Alberto
Vero, a volte nel pacco alimentare si scoprono autentiche ghiottonerie.
Le gare meno pubblicizzate son sempre le più ricche ed, a volte ,finisci pure tra i premiati (cumulabili). Ciò significa che il businness nel podismo è reale??
Il business esiste dove ci sono sponsor,e per avere gli sponsor bisogna ingaggiare atleti di nome,e quelli si fanno giustamente pagare:e' il loro lavoro !
Poi chi organizza manifestazioni a livello internazionale ha una struttura fissa che lavora tutto l'anno,e quando e' il momento clou, vengono aiutati da associazioni di volontariato...
Non so se sono ''stato'' spiegato !
Pacco gara, maglie bastaaaa, come dici tu, il piu delle volte sono inguardabili e indossabili, a quel punto preferisco un pacco di pasta o una bibita o niente, così magari si paga di meno per correre.
@Eiocorro
E' comunque impossibile paragonare una gara di livello internazionale ad una organizzata in un piccolo paese... però è vero, gare poco pubblicizzate a volte offrono splendidi pacchi gara!!! ;-)
@Massimo
E quindi non lamentiamoci per il fatto che a volte si trovano addetti all'organizzazione "non preparati" ad ogni nostra domanda. Se sono volontari...
@Master Runners
In effetti con il cibo vai sempre sul sicuro...
cioa carissimo
ottimi spunti ottimo il tutto..lo scorso anno sulla rivista toscana podismo e atletica si fece questo sondaggio e piu' o meno siamo li
cmq ti volevo segnalare che anche www.adrenalinechannel.it/forum ti hanno
citato
nel box dei blogger qui
http://adrenalinechannel.it/forum/viewtopic.php?t=1290
ciao saluti
denise
Andrea volevo dire che l'equazione + paghi =+ servizi,come tu sai ,non e'sempre soddisfatta !.
Molte organizzazioni di gare internazionali fanno pagare caro l'iscrizione e poi delegano molte volte, i servizi diretti ai podisti a delle associazioni ufficialmente no-profit:quindi i nostri soldi vanno in tasca a pochi...,a scapito del servizio...
insomma anche in questo ambiente mi viene difficile pensare che nessuno fa niente x niente !
Lo sappiamo,a noi piace correre e a queste dietrologie non ci dobbiamo pensare...:ma siamo consapevoli di essere attori di questo circo...
@Denise
Ciao, Denise. In effetti quello del pacco gara è un argomento molto dibattuto.. Tra l'altro la settimana prossima lancerò sul mio blog un'iniziativa per scrivere un post che raccolga i pareri dei podisti sull'argomento.
Sapevo di ADRENALINE CHANNEL e sono contento che siti e blog relativi al podismo stiano interagendo sempre di più: il risultato sarà maggior pubblicità al podismo e maggior scambio di informazioni sull'argomento.
Alla prossima, ciao!
@Massimo
Ok, avevo capito. Ho voluto solo aprire una breve parentesi sulla questione dei pochissimi volontari (veri e propri) che offrono il loro servizio in cambio di nulla o di un tozzo di pane e che a volte sono oggetto di critiche da parte di chi chiede loro qualche informazione. Ciao e in bocca al lupo per il trail di Zumaglia!
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