sopra: cime della Val Sangone
Nel cuore della stagione invernale il prevalere della luce è minimo. Prima e dopo il buio sovrasta l'abitato ed è il silenzio a regnare sovrano. La consueta frenesia della vita cittadina continua come sempre durante l'anno, ma i momenti di quiete si fanno più frequenti.
Parchi e vie di periferia la sera paiono desolati. Sono pochi quelli che si fermano a parlare all'aria aperta e, quando lo fanno, è per poco, giusto il tempo di una sigaretta. Qualcuno cammina in fretta e varca l'uscio di casa. Qualcun'altro esce dal negozio e subito s'infila in macchina. E poi di nuovo il silenzio.
Poi d'improvviso un respiro sottile dal fondo della via, dei passi cadenzati e regolari che salgono d'intensità. Pochi attimi e il respiro si fa più intenso e raggiunge il culmine. Allora, d'improvviso com'era nato, il respiro perde di volume accompagnato dai passi che vanno anch'essi a dissolversi pian piano.
3 commenti:
verissimo !! potrebbero anche fermarsi per DUE sigarette e magari farsi anche una canna tra amici, che so', parlare un pò di donne, delle recenti vincite al video poker, oppure l'ultima prostitua conquistata andando al ribasso sulla parcella ( anzi porcella ).la gente è sempre più chiusa !!
gran foto e bella riflessione. Ma il respiro sottile e i passi cadenzati sono quelli di un runner, no? ;-)
@Stoppre
E il freddo certo non aiuta... ;-)
@La Polisportiva
Grazie! La foto è un ritaglio di un'immagine (che non diceva un granchè) colorata di blu e la riflessione era giusto un intermezzo prima del prossimo attesissimo post: l'INTERVISTA A STOPPRE!!!
Sì, i passi cadenzati sono quelli del podista...
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