Si è disputata ieri nel tardo pomeriggio la 35° edizione della BIELLA-OROPA, corsa podistica di sola salita che parte dal capoluogo di provincia sito all'ingresso delle Alpi Pennine per arrivare ai piedi del ben noto Santuario.
Orfana del due volte vincitore Tommaso Vaccina, AHMED NASEF si aggiudica la prova assoluta distanziando di poco più di una ventina di secondi OUALID ABDELKADER. LAHCEN MOKRAJI conquista la terza piazza. Nemmeno in campo femminile il distacco fra le prime due è molto marcato: ILARIA ZACCAGNI precede VALERIA STRANEO, mentre più indietro c'è CRISTINA CLERICI.
CLASSIFICA: (WEDOSPORT.net)
CLASSIFICA BIELLA OROPA 2010
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FOTOGRAFIE BIELLA OROPA 2010
La mia gara
I primi cinque chilometri sono passati senza troppe difficoltà. Pianura, salita e discesa si sono succedute in maniera piacevole anche se è sempre stata la salita a fare la voce più grossa. Verso metà gara cerco e poi trovo il sempiterno cartello esposto da una trattoria che recita OGGI POLENTA E CERVO... ;-) La salita prosegue e forse si fa più impegnativa perché non è ancora arrivato il sesto chilometro che già comincio a sentirmi in difficoltà per il percorso. Memore dell'esperienza dell'edizione 2008 decido di camminare per qualche istante; non voglio accumulare troppo acido lattico nella gambe e rallentare nel tratto finale che ha pendenze più lievi. In realtà tra il sesto e il settimo chilometro mi fermerò ben quattro volte a camminare.
La gara prosegue e la durezza del tracciato mi costringe a stringere i denti. Mi capiterà ancora di fare qualche tratto di cammino. I chilometri dal sesto al nono mi mettono davvero alla prova; sono quelli che trovo più duri da correre. Nel frattempo, poiché il percorso è in salita, la temperatura si fa progressivamente più fresca. Attendo con ansia la parte di percorso con pendenza più moderata, quella dove due anni fa ero riuscito a far girare le gambe e fare qualche sorpasso. Alla fine arriva ma le mie gambe non sono molto sciolte. Mi aspettavo di fare di meglio: eppure non mi pare di aver esagerato l'andatura in qualche parte precedente del percorso.
Nelle ultime battute della gara attendo con ansia l'ultima curva. Un concorrente a me vicino l'annuncia all'amico e in quel momento provo ad accelerare il passo. E' veramente dura ma anche gli altri intorno a me sono tutt'altro che freschi. Riesco comunque a fare tre o quattro sorpassi e tagliare infine l'agognato traguardo.
Il tempo finale che ho impiegato per concludere la salita è di 1h11'30", praticamente identico a quello della mia prima volta tre anni or sono. Sinceramente credevo di aver corso abbastanza bene e quindi di aver fatto meglio. Incredulo, chiedo a qualcuno degli arrivati se il percorso non è per caso cambiato. Mi rispondono che è sempre lo stesso. Tra l'altro il gps mi indica un chilometraggio complessivo di 12,5 km. Mi pare invece di ricordare che le altre volte fosse circa di 12 km. Mi confronto poi con un altro atleta che ha fatto utilizzo del Garmin per vedere se ci sono differenze nella rilevazione. E le differenze ci sono eccome: il mio segna quasi 500 metri in più. Un errore di valutazione del genere non mi era ancora capitato di vederlo col MYTACH.
Sono soddisfatto della mia condotta di gara, molto meno, invece, del risultato cronometrico. Non correndo mai in salita non potevo pretendere molto. Se già fossi partito tre o quattro mesi prima curando sistematicamente i lavori su dislivello credo che avrei potuto benissimo togliere 4-5 minuti dal tempo finale. Il mio obiettivo per l'anno prossimo sarà quello di correre in un tempo massimo di 59'59". Un po' ambizioso vero? ;-)
2 commenti:
Volere-potere !
Passa al Garmin....
Le salite sono il pane quotidiano per fare tutto i resto !
Da quando è tornato dall'assistenza il Garmin non l'ho ancora provato, sarà meglio che mi decida a farlo... ;-)
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