La Carton Rapid Race, la discesa in fiume su improbabili barche di cartone, ha spento ieri le candeline per festeggiare la ventesima edizione. Mille partecipanti per oltre trecento barche si sono dati appuntamento per dare sfogo a eccessi goliardici e di fantasia sulle rive della Dora. Il folto pubblico e la splendida giornata di sole hanno arricchito una manifestazione già di per se ricca di allegria.
CLASSIFICA:
CLASSIFICA CARTON RAPID RACE 2010
FOTOGRAFIE:
FOTOGRAFIE CARTON RAPID RACE 2010
Sabato
E con quest'anno sono tre le partecipazioni alla Carton Race. Come gli anni scorsi, il pomeriggio del sabato sono partito per Cesana. Fortuna che c'è Luca che finora ci ha messo sempre a disposizione l'alloggio al Sestriere.
Mi ero raccomandato con gli altri di portarsi da vestire, perché al Sestriere di sera l'aria è abbastanza fresca. Peccato che alla fine io sia salito in maglietta e pantaloncini e abbia dovuto poi elemosinare una felpa dagli altri... ;-)
Dopo aver ritirato il pacco gara e aver fatto un sopralluogo in zona partenza abbiamo prenotato la cena. Non ho ancora ben capito perché ma in montagna la pizza è sempre più buona. O perlomeno, la qualità media è ben superiore a quella dei locali torinesi. Sarà l'acqua, sarà l'aria, saranno gli ingredienti... Subito dopo era d'obbligo la partecipazione alla Carton Fest, animata dal gruppo musicale dei Pericolo Genetico. Visto l'impegno del mattino successivo, verso l'una siamo tornati alla base per evitare di essere rintronati il giorno dopo. Sembra però che un sacco di partecipanti non la pensassero come noi... ;-) Bella differenza di temperatura fra Torino e Sestriere! Visto la terrificante situazione meteo di Torino ho apprezzato moltissimo il fresco delle montagne... :-D
Il giorno della gara
Il mattino della gara la sveglia suona alle 6.45, giusto per distribuire al meglio i turni in bagno. Lasciamo Sestriere e durante il tragitto verso Cesana incrociamo delle mucche che attraversano la statale: alla nostra richiesta di lasciarci un minimo di spazio per farci passare - il pascolo era davvero esiguo - il mandriano ci manda quasi a stendere... Superato il piccolo contrattempo, poco dopo le otto raggiungiamo finalmente il campo gara e andiamo subito a cercare un posto nel piazzale dove costruire la barca.
All'ombra fa abbastanza freddo e, orfano di vestiario come sono, cerco di coprirmi in qualche modo. Recupero così la felpa di Cristina riportante la scritta "girl" e mi accingo a scaricare il cartone. Alle dieci in punto lo speaker dà il via alla costruzione delle imbarcazioni e da quel momento in poi comincia un lavoro frenetico di taglio e incastro di cartoni. Appena il sole fa capolino nella piazza, l'aria comincia progressivamente a scaldarsi: meno male che il gazebo montato poco prima ci regala un po' di sollievo alla calura.
La fortuna di avere l'iscrizione numero 26 ci permette di gareggiare subito e goderci poi, con tutta calma, lo spettacolo delle discese delle altre imbarcazioni. E soprattutto i giubbotti salvagente che affittiamo sono ancora asciutti e non fradici come le volte scorse... ;-)
Manca poco alla partenza ed è ora di mettersi in coda. Si pone dunque il problema del trasporto della costruzione. La barca non è esageratamente pesante (certo leggera è un'altra cosa) ma la tesa del cappello crea qualche problema nella presa. Visto che abbassare e rialzare la barca è abbastanza impegnativo, decidiamo di tenerla in equilibrio sulle nostre spalle almeno fino al termine della discesa. Già, la discesa: per scendere al fiume c'è una scivolosa e ripida discesa che da fare a mani libere non è semplice. Figurarsi con una quintalata di cartone sulle spalle! Una sorta di via crucis moderna... ;-)
Finalmente è il nostro turno: Davide, il più agile di noi, entra in acqua e tiene ferma la barca. Per primo sale Andrea, poi io e quindi Davide. Perfetto! Abbiamo superato quello che a mio parere è il momento più critico della gara: sono infatti molte le barche che si rovesciano alla partenza. Da quel momento in poi mi sento abbastanza tranquillo. A bordo abbiamo due remi (o roba simile) ma abbiamo deciso di farne uso solo in caso di necessità. E la necessità non si presenta visto che la barca ogniqualvolta colpisce le rocce gira su se stessa e riprende a muoversi per opera della corrente.
Tagliamo il traguardo e a quel punto i sommozzatori si lanciano verso di noi per fermarci e farci scendere. Data l'ottima costruzione della barca (mi faccio i complimenti da solo) fanno un po' fatica a bloccarci. Infine riescono a spingerci a lato e ci fanno scendere. Io esco per ultimo: metto prima fuori una gamba ma l'equilibrio non è dei migliori; sto per uscire quando il volontario inclina la barca e a quel punto finisco lungo e tirato in acqua facendo un'abluzione imprevista.
Evvai! Anche quest'anno è andata! Non saremo stati molto veloci (del resto non abbiamo vogato un solo istante) ma ci siamo divertiti un sacco. Alla prossima Carton Race!
6 commenti:
sempre mitico!!!!
Fenomenale! Ormai sei un veterano di questo sport, potresti scrivere un bignami dei trucchi costruttivi. Ma..fai mica ingegneria navale? :-)
00:01:42,947 questo è il vostro tempo, in classifica 116, ma primi a parimerito con gli altri mille per lo spirito che vi ha animato in questi due giorni. Iscrivetivi al gruppo Cartonrapidrace su Facebook!
luciano (speaker)
Grazie bellissimo blog e grazie anche per la foto, quella della mia barca, la n° 120 l'ho scricata.Ci vediamo all'edizione 2010. ciao
Ciao...
E' stato davvero un gran divertimento!! :-)
Sai dirmi dove posso trovare la classifica generale?? Sul sito ufficiale non c'è ancora niente...
Ho partecipato nell'equipaggio #78.
Ciao Max.
@Emanuela
Troppo buona!
@La Polisportiva
Eh sì, in effetti sono in contatto da giorni con degli armatori russi...
@Luciano
Grazie Luciano! Ora si pensa già a quella del prossimo anno!
@Anonimo
Grazie a te e alla prossima!
@Max
La classifica verrà messa sul sito ufficiale (www.cartonrapidrace.it) ma per ora non è disponibile, ciao!
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