In Alta Val di Susa si trova Bardonecchia, la rinomata località turistica che costituisce il comune posto più a occidente d'Italia. Salendo poco più su si incontra la frazione di Melezet. Se Bardonecchia e Melezet sono conosciute per lo sci da discesa, per fare sci di fondo è necessario salire ancora più su a Pian del Colle, che con la catena montuosa del Monte Thabor delimita il perimetro della Valle Stretta.
Pian del Colle offre una pista per lo sci di fondo munita di quattro varianti con differenti livelli di difficoltà. Se dal Centro di Fondo di Pian del Colle si sale per la mulattiera che conduce al rifugio Re Magi, si scoprirà un incantevole scenario dai tratti dolomitici che raggiunge il rifugio Terzo Alpini dopo aver transito sotto l'imponente Parete dei Militi: qui si snoda un percorso di sci di fondo turistico di una decina di chilometri di lunghezza.
Nella tarda mattinata di sabato sono salito al rifugio in compagnia di Gian Carlo, io munito di sci ai piedi e lui con le scarpe da ginnastica. La prima parte del percorso - circa due chilometri di lunghezza - è una salita a pendenza regolare. I successivi due chilometri e mezzo alternano salita e tratti pianeggianti; alcune varianti parallele permettono poi di differenziare la pista adibita al fondo alla strada percorsa dalle motoslitte. Il non poco impegno richiestomi in salita è stato ampiamente ripagato dalla lunga discesa: la prima volta, un po' intimorito, sono sceso col freno a mano, senza mai riuscire a superare Gian Carlo. Più tardi ho voluto riprovare il tratto finale della discesa e, questa volta senza alcuna paura, ho affrontato la strada in scioltezza, percorrendo 1700 metri al ritmo medio di 2'40" al km. La scoperta di questa interessante alternativa, di cui devo ringraziare l'amico Gian Carlo, rivaluta certamente in positivo il mio precedente giudizio sulla pista di fondo di Pian del Colle.
Pian del Colle offre una pista per lo sci di fondo munita di quattro varianti con differenti livelli di difficoltà. Se dal Centro di Fondo di Pian del Colle si sale per la mulattiera che conduce al rifugio Re Magi, si scoprirà un incantevole scenario dai tratti dolomitici che raggiunge il rifugio Terzo Alpini dopo aver transito sotto l'imponente Parete dei Militi: qui si snoda un percorso di sci di fondo turistico di una decina di chilometri di lunghezza.
Nella tarda mattinata di sabato sono salito al rifugio in compagnia di Gian Carlo, io munito di sci ai piedi e lui con le scarpe da ginnastica. La prima parte del percorso - circa due chilometri di lunghezza - è una salita a pendenza regolare. I successivi due chilometri e mezzo alternano salita e tratti pianeggianti; alcune varianti parallele permettono poi di differenziare la pista adibita al fondo alla strada percorsa dalle motoslitte. Il non poco impegno richiestomi in salita è stato ampiamente ripagato dalla lunga discesa: la prima volta, un po' intimorito, sono sceso col freno a mano, senza mai riuscire a superare Gian Carlo. Più tardi ho voluto riprovare il tratto finale della discesa e, questa volta senza alcuna paura, ho affrontato la strada in scioltezza, percorrendo 1700 metri al ritmo medio di 2'40" al km. La scoperta di questa interessante alternativa, di cui devo ringraziare l'amico Gian Carlo, rivaluta certamente in positivo il mio precedente giudizio sulla pista di fondo di Pian del Colle.
3 commenti:
Come dire: Gian carlo un nome una garanzia(ovviamente io son solo un omonimo)
Non conosco benissimo le zone, ma adoro la montagna e ho fatto parecchie gite. Come sport invernale invece adoro discesa e ciaspole.
Fa impressione vedere i ritmi sugli sci o su altro diverso dalla corsa....
Ieri avevo tenuto il garmin accesso e stavo tornando in auto al ritmo di 0,28 min/km :-))))
@Gian Carlo
Eh eh...
@Lucky 73
Wow! Allora chissà che media di corsa settimanale ti ha dato il Garmin!!!
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