CORRERE E CAMMINARE PER LA RICERCA è la manifestazione podistica che alla sua prima edizione - settembre 2009 - è riuscita a radunare assieme più di mille partecipanti. Grandissima soddisfazione per l'organizzatore, Davide Franchino, che alla sua prima esperienza organizzativa si è dimostrato perfettamente all'altezza della situazione.
Qualche anno fa Davide, motivato dal talento naturale e grazie all'impegno profuso in gare e allenamenti, è ruiscito ad ottenere risultati agonistici di rilievo. Leggiamo insieme quanto da lui scritto nell'intervista.
nome e cognome: Davide Franchino
età: 32
categoria: TM
squadra: Podistica Amici di Pianezza
1. Ciao Davide. Da quanto tempo corri?
Ciao Andrea. Corro dal 1995, quando con le classiche campestri scolastiche ho scoperto di essere più dotato di altri negli sport di resistenza. Le prime gare da allievo, che fatica fare 3 km, ma con un po' di allenamento le gambe iniziano a rispondere agli allunghi degli avversari che ad uno ad uno metto alle spalle nelle gare uisp tesserato per la Podistica Venaria. Per migliorare serve un gruppo di allenamento che stimoli la voglia di migliorare e quindi mi trasferisco alla società Giò 22 dove con altri giovani atleti affiniamo la tecnica di corsa e innalziamo la velocità di crociera con ripetute in pista e fondi medi, ed in breve tempo riesco a correre 10km al ritmo di 3'12''. Il Giò è una squadra di corsa in montagna, così partecipo ai campionati italiani cogliendo un buon 11° posto, ma dopo quell'esperienza noto che riesco con più facilità nelle prove di mezzofondo veloce 800 – 1500 mt.
Inizio ad allenarmi con Gianni Crepaldi che diventerà l'immancabile compagno d'allenamento e allenatore. Con Gianni ho potuto assaporare l'essenza dell'atletica di alto livello, frequentandolo in un roseo periodo della sua carriera. Allenamenti serrati in pista in primavera ed estate alternati a gare di entrambi, con obbiettivi ben diversi ma concettualmente uguali volti al raggiungimento del massimo delle proprie possibilità. Raggiungo così i miei personali di 1'55'' sugli 800mt e di 3'55'' sui 1500 mt, che ancora oggi penso non appaghino le mie fatiche di allora, visto il miglior adattamento in allenamento piuttosto che in gara. E si, le gare che contavano le sentivo troppo, anche se qualche risultato e soddisfazione in qualche importante manifestazione l'ho ottenuto.
2. Quali sono i motivi che ti spingono a correre?
Oggi corro per stare in forma, corro perchè mi è naturale, corro per rilassarmi, ma soprattutto per fare almeno qualche prova lattacida in pista con i miei vecchi compagni d'allenamento Gianni Crepaldi e Federico Simionato.
3. Durante la settimana quali e quanti allenamenti fai?
Faccio solo un allenamento alla settimana e i risultati parlano chiaro.
4. Quali sono le distanze che preferisci correre in gara?
La mia gara preferita erano i 1000 mt dove a Chambery vinsi un meeting in 2'32'' lasciandomi alle spalle tutti i francesi. Oggi sono contento di integrare l'allenamento settimanale con qualche manifestazione di 10 km.
5. Parliamo adesso delle gare a cui partecipi. Cosa ti piace e cosa vorresti migliorare nell'organizzazione delle medesime?
La gara che ho preferito nel 2009 è stata la mia, organizzata il 5 settembre e da te publicizzata, Correre e Camminare per la Ricerca, con la quale abbiamo devoluto 8.000,00 euro alla ricerca sulla S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica). 1150 iscritti e un bel serpentone colorato con le magliette multicolore della manifestazione che hanno invaso le strade di Pianezza lasciando tutti i partecipanti soddisfatti, anche vista la cospicua sponsorizzazione della Ferrero Dolciaria e della Danone, lasciando così ai volenterosi partecipanti e devolutori per la ricerca un cospicuo pacco gara. Ringrazio tutti i partecipanti e gli amici che hanno sostenuto l'iniziativa, che ha visto ai nastri di partenza Valter Durbano, Federico Simionato, Gianni Crepaldi, Gabriele Abate e Giustina Menna.
Seconda gara preferita la Deejay Ten di Linus a Milano, che spettacolo correre una gara di soli 10km con 10.000 persone.
6. Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi podistici?
Continuare a mantenermi in forma partecipando alle gare domenicali senza farmi battere da troppi professionisti pensionati e riorganizzare un'altra bella manifestazione.
7 commenti:
azz, sei praticamento un mito.
scusa come fai ad andare ancora forte allenandoti una volta a settimana ? i complimnti per ikom plimenti !!!
tuo cugino franco franchino chiera per andare forte deve spararsi 120 km a settimana !! :-))
Cappero......complimenti Davide.
Andrea, tienici informati in merito alla prossima manifestazione. Sarà un piacere potervi partecipare.
Un saluto a Davise!
Ci siamo trovati diverse volte e sfidarci in pista!
Complimenti! Avete notizie di prossimi eventi sportivi per raccogliere fondi per la ricerca?
Complimenti Davide !,
non sapevo dei tuoi ottimi risultati agonistici,
ma soprattutto volevo farti pubblicamente i ringragraziamenti per il tuo grande impegno nell'organizzare , insieme agli amici della podistica di Pianezza , la bella iniziativa a favore della ricerca scientifica sulla SLA .
CORRERE E CAMMINARE PER LA RICERCA è stato un successone sia in termini di partecipanti che di fondi raccolti !.
È grazie al tuo impegno e a quello di altri come te che un giorno questa malattia sarà sconfitta e non dovremo più piangere la scomparsa dei nostri cari, dei nostri amici , delle nostre mogli.
Grazie Davide, continua a correre su questa strada, è quella giusta e i tuoi risultati sono la più bella risposta.
Michele.
(un malato sla come tanti).
Bella intervista, rileggendola capisco pienamente e mi immedesimo nella frase "tempi che non ripagano le mie fatiche".
Ricordo di miei allenamenti tipo 6 x 1000 x 2'50" oppure 3000-2000-1000 x 8'45"-5'40"-2'42" e di altrettante controprestazioni in gare importanti..
l'importante è che rimanga la passione della corsa, quella non ha tempi o tabelle :)
Complimenti anche per l'impegno nei confronti della ricerca.
caro stoppre leggi bene l'intervista prima di lasciare commenti...poi non esiste andare forte ognuno di noi deve andare al massimo delle proprie possibilità...anche se poi esistono i famosi " primati personali " che danno il vero valore ad un'atleta...saluto il vecchio amico Franco Chiera
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