Come ho già detto qualche giorno fa, domenica scorsa la mia squadra ha ripreso a gareggiare su strada. Nonostante la concomitanza con la gettonatissima Mezza Maratona di Torino organizzata dal CUS, la partecipazione è stata di tutto rispetto.
Dopo il periodo invernale delle gare campestri, ho nuovamente riassaporato il gusto delle competizioni su asfalto. Le scarpe chiodate sono ormai a riposo nella loro confezione, entrate in quella forma di letargo per cui solo il presentarsi della nuova stagione invernale riporterà in scena.
E la fine delle campestri ha eliminato ancora una volta le partenze separate, per lasciare spazio al gruppone unico tipico delle corse su strada.
La giornata di domenica è stata all'insegna di un cielo sereno e soleggiato, almeno per quanto riguarda il mattino. L'aria fresca della partenza ha lasciato a poco a poco spazio ad un calore più tipicamente primaverile.
Una volto schierato alla partenza, chiacchero con i compagni di squadra e scopro così che il tracciato, a differenza dei 10 chilometri riportati sul volantino, dovrebbe misurare all'incirca 8500 metri.
Nelle prime battute della gara corro a fianco di Ennio, mio compagno di squadra, che confessa di essersi allenato poco negli ultimi tre mesi. Nonostante questo, mi dice di voler provare a tenere il mio passo; il suo tentativo, però, non va a buon fine e dopo i primi chilometri sarà costretto a cedere. Certamente con la ripresa degli allenamenti riuscirà in breve a recuperare il passo perduto.
Nel frattempo, oltre a tenere d'occhio le informazioni sulla distanza e sulla velocità fornitemi dal mio satellitare da polso, valuto con attenzione i corridori a cui fare riferimento per tenere il ritmo.
Come ho appena detto, durante la mia azione di corsa, ho costantemente monitorato le informazioni sulla velocità media fornitemi dal Garmin 205. Se il passo iniziale attestava un ritmo di 3'54" al km, con il prosieguo della gara tale valore è progressivamente diminuito fino a segnare una media complessiva di 4' al km. Tale abbassamento nella velocità media mi è sembrato del tutto tollerabile, soprattutto tenendo conto che si trattava di una gara.
Nelle ultime battute della corsa, poi, un podista che pensavo di aver staccato mi supera con uno scatto prima dell'ultima curva. Il mio timido tentativo di stargli dietro sortisce l'effetto sì di aumentare la velocità, ma non di superarlo. Poco male. La mia condotta di gara, ma soprattutto la concorrenza più bassa del solito causa mezza maratona di Torino, mi ha permesso comunque di ottenere un undicesimo posto di categoria e di vincere una bottiglia di vino. Ripensandoci, il concorrente che mi ha superato a fine gara era quasi certamente della mia categoria e con il suo sorpasso mi ha portato via la decima posizione... Pazienza! :-D
Durante le premiazioni, infine, a causa della notevole appariscenza della mia macchina fotografica, vengo notato da alcuni mebri della sezione di Grugliasco dei volontari dell'Associazione Nazionale dei Carabinieri, di cui fa parte anche la prima assoluta della gara femminile, Laura Fornelli. A fronte della loro richiesta di qualche scatto che li ritraesse in gruppo, riporto le immagini fatte a loro nei collegamenti in alto e a lato del blog.
3 commenti:
Complimenti! Secondo me non dipende dalla mezzamaratona di Torino, hai fatto una buona gara, peccato per il sorpasso alla fine, ma avrai modo di "venticarti" la prossima volta.
Ciao ciao
Ora ti dovrai anche allenare per la tecnica dello sprint finale! :-D
@Cristina
Grazie. Questa volta mi hanno gabbato, ma è il prezzo da pagare allo sprint finale. A volte si sorpassa, altre volte si è sorpassati... ;-)
@Alberto
Eh sì, bisognerà affinare anche quella! :-D
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