giovedì 5 giugno 2008

Pensieri... in corsa



A fine giornata, terminati i nostri impegni, arriviamo a casa e ci prepariamo per andare a correre. Quando poi siamo pronti a partire, però, forse la nostra mente si lascia distrarre da troppi pensieri.

E' facilmente intuibile accorgersi di come l'intensità dell'allenamento sia inversamente proporzionale alla quantità di pensieri che nulla hanno a che fare con la corsa. Più il ritmo è lento, infatti, più ci sentiamo rilassati; pertanto, la nostra mente si sentirà libera di pensare alle cose più disparate. Per esempio, se corriamo la sera, ci capiterà di meditare sulla giornata di lavoro appena trascorsa, oppure su quella che ci aspetta il giorno successivo. Possiamo pensare ad un incontro avvenuto da poco, a qualcuno con cui abbiamo litigato. Lo studente penserà agli esami da preparare, la casalinga ai lavori ancora da terminare, la madre di famiglia ai figli di cui occuparsi.

E' interessante notare come le emozioni forti, positive o negative che siano, influiscano sulla nostra corsa. Un sentimento di rabbia non solo peggiorerà l'umore, ma porterà anche delle contratture nei gesti e nei movimenti.

Distratti dai pensieri più disparati, il rischio, secondo me, è quello di perdere confidenza con il gesto della corsa, quello di non accorgersi dei segnali che provengono dal nostro corpo, quello di non percepire i movimenti che stiamo compiendo.

Pertanto, privati dello spirito critico, non potremo essere giudici di noi stessi e non riusciremo pertanto a produrre miglioramenti.

9 commenti:

Enrico ha detto...

Ciao, è vero quel che dici, ma a me succede solo correndo a ritmi blandi, quando (credo) la quantità della corsa è più importante della qualità. Se invece corro più deciso, non sono distratto da pensieri estranei alla corsa stessa.

Tutto sommato, la corsa lenta è un buon metodo per dare tempo e modo alla mente di "vedere" soluzioni di problemi che non siamo riusciti a risolvere altrimenti. Almeno, a volte mi capita così.

GIAN CARLO ha detto...

A me succede solo i primi 10 max 15 minuti poi anche se vado a ritmo blando penso solo positivo

Andrea ha detto...

@La polisportiva
Ben vengano le soluzioni a problemi ancora irrisolti durante i ritmi lenti. A volte però capita solo di rimuginare su qualcosa senza venirne a capo. Ciao!

@Gian Carlo
Beh, non posso che farti i miei complimenti... ;-)

Anonimo ha detto...

Vien naturale pensare è un modo anche per non sentire la sofferenza

kikourou-jerome_I ha detto...

Si il discorso e molto importante quando corri in ultra. Per piu di 2 ore, e meglio avere pensieri positivi. Se fai una gara di piu di 3 ore, se pensi negativamente non ti aiutera quando avrai problemi physichi... Ma questo discorso della mente e molto complicato.

Dicono anche che la fatica puoi venire della fatica del cervello... Ma non sono sicuro di questo.

Saluti

Jérome

Furio ha detto...

Andrea, ma i disegni non te li fanno più? ;)

Generalmente penso solo a correre, anche se i ritmi blandi, se corsi su asfalto in solitaria(raro) mi portano a pensare a tante cose, dalla corsa alla vita..
Se sono in gara invece penso solo a quello che sto facendo, stessa cosa se mi alleno a ritmi alti.
Comunque quando tutto va bene è facile pensare positivo, diverso è quando sulle lunghe distanze(parlo dalla mezza in su) qualcosa va storto..

franchino ha detto...

Ah io quando corro i lunghi, se in solitaria, ho un'ipereattività in testa. Penso a tutto e di più, soprattutto se devo risolvere o programmare qualcosa. E spesso durante la corsa ho preso decisioni, in grande o in piccolo, importanti. Durante i lavori qualitativi ovviamente sono più concentrato sulla corsa e sui passaggi, parziali, sensazioni...

franchino ha detto...

Ah io quando corro i lunghi, se in solitaria, ho un'ipereattività in testa. Penso a tutto e di più, soprattutto se devo risolvere o programmare qualcosa. E spesso durante la corsa ho preso decisioni, in grande o in piccolo, importanti. Durante i lavori qualitativi ovviamente sono più concentrato sulla corsa e sui passaggi, parziali, sensazioni...

Andrea ha detto...

@Marco
Beh, quando lavori sulla qualità, direi che i pensieri vanno tutti in direzione... dello sforzo!!! ;-)

@Jérome
Quando ho corso a Vienna la maratona (senza preparazione) stavo bene. Solo pensieri positivi fin verso il 30° km. Poi una lunga agonia fisica e mentale...

Tra l'altro, complimenti per il tuo 26° posto al Passatore!

@Furio
Beh, i tuoi ragionamenti non fanno una piega.

Si vede che sono a corto di vignettisti, eh? Ho provato a rifilarvi una mia improbabile vignetta. Abbiate pazienza... ;-)

@Franco
Pur correndo sempre senza cuffie, la mia distrazione più frequente nei ritmi lenti consiste nel canticchiare qualche motivetto. Anche se non ne ho intenzione precisa, mi viene spontaneo farlo...